altri risultati...
Trova le Mostre e gli Eventi nella tua Città | Segnala il tuo Evento

- Questo evento è passato.
Orodè Deoro. Mon coeur mis à nu, et pas seulement
lunedì 24 Luglio 2017 - domenica 3 Settembre 2017

sede: Chapelle Saint Eman (Chartres);
cura: Fabio Novembre.
L’esposizione di Orodè Deoro si compone di opere in ceramica ritagliata a mano e stucco epossidico, ispirate all’apera “Mon coeur mis à nu” del poeta francese Charles Baudelaire.
Chiamando così il suo libro, Baudelaire riprendeva la sfida lanciata da Edgar Allan Poe di scrivere e pubblicare un’opera intitolata semplicemente con queste parole, ma il cui contenuto avrebbe dovuto essere fedele al suo titolo.
Una provocazione sottile dunque, poiché lo stesso Allan Poe giudicava questo progetto impossibile: “Nessuno, ammettendo che qualcuno osi, potrebbe scriverlo.
A ogni tocco di piuma infiammata la carta si torcerebbe e si brucerebbe”, diceva.come Baudelaire con il suo libro, che si compone di una serie di frammenti, anch’io voglio provare a vincere questa sfida col mio mosaico.
Il pensiero di Fabio Novembre trova differenti punti di contatto con Orodè Deoro: “Cosciente della complementarietà dei corpi, Orodè insegue un’idea di ricomposizione erotica del frammento, una poetica dell’incastro che genera storie di seduzione universale”.
L’esposizione è il risultato di un progetto molto più vasto, che inizia con una residenza artistica nella città francese: due mesi in cui l’artista sarà impegnato, non solo a lavorare sulle opere che saranno esposte, ma offrirà anche dei workshop tematici e delle lectio sul suo mosaico. L’eredità di questo periodo saranno dodici opere, collocate nelle vie della città, in seguito al finissage del 3 Settembre.
“Orodè è un utopista, un artista romantico senza tempo che pur lasciando pesanti tracce di materia, si muove leggero, quasi imperturbabile sul sentiero della vita. Nonostante il suo amore per i poeti maledetti lui è la persona più mite che conosca perchè è riuscito a incanalare qualsiasi pulsione in una febbrile attività produttiva. C’è poi una radice profonda che ci unisce: la rivelazione del femminino come fonte di energia vitale. Cosciente della complementarietà dei corpi, Orodè insegue un’idea di ricomposizione erotica del frammento, una poetica dell’incastro che genera storie di seduzione universale. Uno sciamano che cerca di curare le anime parlando dei corpi, in bilico tra le fiamme del desiderio e il calore dell’innamoramento. In una realtà sempre più esplosa e frammentata, la presa di coscienza e il tentativo di rimetterla assieme, sono un’impresa nel solco della migliore utopia”.
Fabio Novembre