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Sovvertire e ridefinire l’identità. Incontro con Hicham Benohoud
mercoledì 14 Giugno 2023 @ 18:30

sede: Fabbrica del Vapore (Milano).
cura: Giacomo Zaza.
Prosegue il calendario d’incontri con artisti contemporanei previsto da “Futura”, il programma di residenze d’artista promosso dal Comune di Milano – Cultura, a cura di Giacomo Zaza.
Mercoledì 14 giugno alle 18:30 è la volta dell’artista marocchino Hicham Benohoud (Marrakech, 1968) che condividerà la sua ricerca e la sua esperienza artistica con il pubblico, gli artisti attualmente in residenza presso Fabbrica del Vapore e il curatore.
Come negli appuntamenti precedenti, anche in questa occasione i presenti avranno l’opportunità di confrontarsi con un artista dal curriculum di grande rilievo in un dialogo aperto e informale: dal 1998, infatti, Benohoud ha visto le sue opere esposte in numerosi musei ed esposizioni come il Centre Georges Pompidou, il Grand Palais e il Palais de Tokyo di Parigi; in seguito, il Museum Kunst Palast di Düsseldorf, il Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, il Mori Museum di Tokyo, la Aperture Foundation di New York, la Tate Modern di Londra.
Giacomo Zaza descrive così il lavoro dell’artista: “Benohoud inventa un “teatro” davanti alla macchina fotografica, desiderando alterare la realtà che lo circonda. Le sue immagini controbattono la realtà sociale del Marocco dove i registri di autorità morale (precetti, idee, valori istituiti) sono cogenti. Lo fanno mediante toni surreali che creano delle “fratture” fantasiose nella configurazione del mondo.”
In molte delle sue foto la superficie uniforme dell’identità è sempre squarciata in favore della diversità più recondita. Anche l’acrobazia del corpo può essere metafora dell’inatteso dentro il contesto socio-culturale del Marocco: Acrobatie, 2015, raffigura gli acrobati del mercato di piazza Jemaa El-Fna a Marrakech in posa nelle loro case, in un salotto o in un patio, tra le loro famiglie, creando straniamento e deviazioni, e mantenendo aperta la definizione dell’identità.
Benohoud dichiara esplicitamente il carattere performativo della sua opera: “Il mio lavoro è più vicino a quello di un regista teatrale o cinematografico. La mia fotografia è ancora più vicina alla performance che alla fotografia in senso convenzionale. La foto è lì solo per testimoniare un momento che ho immaginato.”
Immagine in evidenza
Hicham Benohoud, Acrobatie, 2015 (part.)