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Restaurata e ricollocata nel Giardino Grosa l’opera “La totalità” di Costas Varotso

E’ stata restituita alla collettività l’opera “La Totalità” di Costas Varotsos collocata nella sua nuova sede all’interno del Giardino Grosa a Torino, con l’obiettivo di rendere la scultura maggiormente visibile e fruibile al pubblico e di tutelare la sua conservazione.

Il progetto artistico e i relativi lavori di ricollocamento dell’opera sono stati realizzati grazie al protocollo di intesa sottoscritto tra Città di Torino, Fondazione Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” e Intesa Sanpaolo.

L’opera di Varotsos è costituita da lastre di vetro sovrapposte poggiate su una struttura metallica e fissate tra loro con materiale siliconico. I piani, che ricoprono completamente la struttura di sostegno, seguono un andamento elicoidale raggiungendo un’altezza superiore ai 9 metri.
La scultura è inoltre sbilanciata in una direzione rispetto alla base di appoggio fornendo nel complesso una impressione di movimento come progettato dall’artista.
La struttura metallica, che consente l’appoggio delle lastre di vetro, è costituita da 3 tronchi di tubo centrali ai quali sono saldate coppie di vassoi orizzontali.
Nella nuova installazione è stato assecondato con maggior gradualità il suo andamento inclinato disponendo il primo tronco non più verticale ma inclinato di 10° rispetto al progetto originario.
Completa l’area dove sorge “La Totalità” una collinetta di verde delimitata da arbusti che rappresentano un deterrente contro possibili atti vandalici pur assicurando un giusto punto di vista complessivo della struttura.

Per mantenere nel tempo le caratteristiche, la funzionalità, l’efficienza e il valore della scultura è stato infine programmato un piano di manutenzione, che sarà sostenuto da Intesa Sanpaolo.

“L’idea di questo lavoro è nata nel 1999, in un momento storico in cui la deindustrializzazione provocava a Torino una crisi di identità ed esistenziale – sottolinea Costas Varotsos -. Per poter ripartire, reggersi forte e proiettarsi verso un futuro dinamico, la città ha cominciato a guardare indietro al passato, per ritrovare nel suo DNA quella capacità progettuale, costruttiva e culturale che le è sempre stata propria. Quando mi hanno invitato a realizzare un monumento per la città, mi è venuta in mente ‘La figura sfuggente’, una scultura del V secolo a.C. che si trova al Museo archeologico di Eleusi, in Grecia. Il soggetto rappresentato si lancia in avanti, ed allo stesso tempo getta uno sguardo alle sue spalle per non dimenticare il passato. Questa scultura è stata quindi l’asse per lo sviluppo de ‘La Totalità’, e vuole collegarsi non solo alla storia di Torino, ma lanciare un messaggio a tutta l’Europa, che si trova oggi destabilizzata e incerta: come la scultura greca, bisogna proiettarsi in avanti e, contemporaneamente, guardare indietro e rivedere la nostra storia, che è la forza maggiore del nostro continente”.

Giardino Nicola Grosa
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