di Giorgia Mocci.

Nata come Marie Anne Caroline Quivoron nel 1840 a Landunvez, in Francia, Marie Bracquemond trascorse l’infanzia e la giovinezza con sua madre Aline Marie Pasquiou dopo essere rimasta orfana di padre subito dopo la nascita. Fu introdotta al disegno e alla pittura grazie al pittore e restauratore Auguste Vassort. Lasciato il piccolo paese natio, si trasferì stabilmente a Parigi, dove venne accolta come allieva presso lo studio privato del pittore neoclassico Jean-Auguste-Dominique Ingres.
Il suo debutto nel mondo artistico parigino avvenne nel 1859 presso le Salon con lo pseudonimo Marie Pasquiou-Quivoron, poi iniziò ad esporre le sue opere con più frequenza dal 1864. Nonostante l’opposizione di sua madre, nel 1869 decise di sposare il pittore e incisore francese Félix Bracquemond, a sua volta allievo di Ingres, che aveva conosciuto qualche anno prima presso il Museo del Louvre quando il Conte Emilien de Nieuwekerke le affidò l’incarico di riprodurre le copie di alcuni dipinti che erano esposti nel museo parigino.
Iniziò a dipingere seguendo lo stile pittorico neoclassico che aveva appreso presso lo studio di Ingres, successivamente si avvicinò alla corrente impressionista facendo uso di colori vivaci e molto luminosi.
Anche lei come i pittori impressionisti si cimentò nella tecnica en plein air, di cui divenne ben presto esperta, mostrando una grande sensibilità nell’uso del colore.
La sua adesione al movimento impressionista non venne apprezzata dal marito, che ne criticò aspramente il cambiamento di stile.
«L’Impressionismo non è solo una nuova pittura ma un modo di vedere le cose. E’ come se all’improvviso una finestra si aprisse ed il sole e l’aria entrassero nella vostra casa come torrenti…»
Marie Bracquemond
Insieme alla pittrice americana Mary Cassatt e alla pittrice francese Berthe Morisot viene considerata come una delle “tre dame dell’impressionismo“. Nel panorama artistico internazionale è poco conosciuta rispetto alle sue due colleghe poiché fu sempre scoraggiata dal marito che tendeva a controllare il suo lavoro rifiutandosi persino di mostrare agli ospiti i suoi dipinti.
Nonostante ciò, la donna continuava a dipingere e a frequentare gli artisti impressionisti: era grande amica di Édouard Manet e dei coniugi Sisley. Molto importante fu anche l’incontro con Paul Gauguin che ebbe una forte influenza sulla sua arte. I soggetti principali rappresentati dall’artista francese erano i paesaggi, i ritratti e le nature morte. Si cimentò anche nella realizzazione di composizioni floreali e di decorazioni murali nonché nella produzione di vasi in maiolica e ceramica.

I suoi paesaggi dai colori vivaci e molto luminosi raffiguravano in particolar modo le colline di Bellevue e i dintorni di Sèvres. Spesso però in molti dei suoi dipinti veniva rappresentato il suo giardino. Un suo lavoro celebre fu senz’altro l’olio su tela “Sur la terrasse à Sèvres“, realizzato nel 1880. Nella composizione si evidenzia lo stato sofferente della Bracquemond, che si riflette nell’utilizzo di colori vivaci e brillanti per la rappresentazione del giardino, in contrasto con l’atteggiamento del tutto cupo delle persone collocate al centro della scena: due donne sul lato destro e sinistro e un uomo dietro di loro. Le due donne, vestite in modo molto fine ed elegante e collocate in primo piano sui due lati della composizione, appartengono alla borghesia parigina ma hanno uno sguardo malinconico e triste. L’uomo è seduto dietro di loro, come se fosse solo una figura di secondo piano inclusa casualmente nella tela. Le tonalità cromatiche sono tenui e leggere, lo sfondo circostante è inondato dalla luce del sole.
Altro suo lavoro realizzato en plein air fu “Louise (soeur de Marie) et son fils, dans le jardin de Sèvres“, olio su tela del 1890, in cui vengono raffigurati il figlio della pittrice e sua sorella Louise nel giardino a Sèvres.
I loro sguardi, ancora una volta, sono seri, distratti, quasi assenti, in contrapposizione con la serenità del resto della composizione, inondata da un sole abbagliante di un pomeriggio di una giornata estiva.
I colori sono brillanti e il verde, il giallo e il rosso dei fiori dominano la scena.
Con grande abilità la pittrice riesce a rendere l’idea dei riflessi del sole evidenti in primo piano così come quella dei tronchi ombreggiati in profondità.
Spesso le figure femminili che la donna rappresenta nei suoi ritratti hanno uno sguardo triste e malinconico, come se stessero cercando una via di fuga o anche una semplice distrazione. Un ritratto femminile in cui sono riscontrabili questi elementi è ad esempio “Femme lisant“, olio su tela in cui viene rappresentata una giovane donna seduta colta nell’atto di leggere un libro. Sebbene lo sfondo circostante sia rappresentato con dei colori luminosi e brillanti, lo sguardo della giovane fanciulla è distratto, triste; sembra che la donna stia leggendo il libro che tiene tra le mani ma che allo stesso tempo non ne sia realmente interessata, considerando la malinconia che traspare dai suoi occhi. Nonostante sia bellissima e vestita con un fine abito bianco, la fanciulla è come se non fosse parte integrante della composizione, dove invece spicca il colore brillante dei fiori: dal bianco al rosa, dal rosso al verde.
Un altro dipinto celebre della Bracquemond è “La Dame en blan“, olio su tela del 1880 in cui viene raffigurata la sorella dell’artista, Louise Quivoron. Esposto nel 1880, questa opera colloca al centro della scena una giovane fanciulla con un ricco abito bianco seduta su un tappeto multicolore collocato su un prato verde. Con le mani giunte all’altezza delle gambe, la giovane rivolge uno sguardo malinconico verso lo spettatore. Il colore prevalente della composizione è il verde che, in tutte le sue sfumature, viene utilizzato per la resa della vegetazione circostante, e mette particolarmente in risalto il bianco dell’abito. Anche in questa circostanza la pittrice mostrò di avere una grande padronanza nell’utilizzo della tecnica pittorica en plein air.
«Il y a une parenté avec la peinture du siècle dernier, une continuation d’art sans imitation dans l’ajouté d’un sentiment très vif de la modernité d’une originalité rapide et franche»
Gustave Geffroy
Con queste parole il critico francese Gustave Geoffrey definì l’arte di Marie Bracquemond, di cui apprezzava le sfumature e le variazioni di colore utilizzate sulla tela con una padronanza e una sensibilità fuori dal comune. Marie Bracquemond morì nel gennaio 1916. Per la maggior parte della sua vita e per molti anni dopo la sua morte, l’artista rimase nell’anonimato nel panorama artistico. A posteriori, la sua mancanza di fama venne attribuita all’atteggiamento del marito, ma in realtà, così come le altre “dame dell’Impressionismo”, anche Marie Bracquemond fu vittima della discriminazione del suo tempo, che non considerava le donne artiste degne di essere ricordate. La sua arte venne riscoperta e degnamente riconosciuta solo nella seconda metà del Ventesimo secolo, guadagnandosi infine un considerevole spazio espositivo nella mostra statunitense “Women Artists in Paris 1850-1900” nel 2017.
Giorgia Mocci
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Marie Bracquemond – Les joueuses de jacquet, dit aussi ‘La Partie de jacquet’
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