Filippo Panseca. Inventiònem, invèntus

sede: Galleria Armando Lanza (Pietrasanta, Lucca).

Panseca, artista poliedrico e ricercatore, è considerato insieme a Laurence Gartel, uno dei padri della Computer Art: fu il fondatore della prima cattedra in Italia della disciplina, presso l’Accademia di Belle Arti di Brera nel 1991.
Da sempre attento a qualsiasi innovazione tecnologica: dalla fotografia al film e al video, da elementi meccanici, opere cinetiche, elettronici, luci e suoni, all’arte biodegradabile, dai minerali come fosforo e fluoro, alle opere immateriali da inviare attraverso satelliti, alle plastiche fotosensibili e al computer.

Nel 1970 dà inizio all’Arte biodegradabile, nel 1981 realizza l’installazione di una Vittoria Alata effimera biodegradabile in 30 giorni sulla mano del Napoleone di Canova nel Cortile dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 1982, invitato alla XL Biennale di Venezia al Padiglione Italia, espone una sfera biodegradabile in 60 giorni e venti opere su “Fotodefradabilità o Inquinamento Estetico?”. Nel 2019, in occasione della 58esima edizione della Biennale d’Arte di Venezia nel Chiostro dell’Accademia di Belle Arti, installa Artificial Bionic Moon luminosa di 15 metri, sospesa a 100 metri, che ha bonificato l’ambiente passivamente con la soluzione fotocatalitica applicata esattamente come un bosco di 300 alberi di alto fusto (certificazioni C.N.R. e Ministero della Sanità).

Inventore del Garofano Rosso nel simbolo del Pantito Socialista Itakiano, diviene noto negli anni Ottanta come realizzatore di innovative scenografie per i Congressi. Celebre il tempio di Rimini e la Piramide Digitale telematica alta 8 metri, realizzata nel 1989 nell’area Ansaldo di Milano.

“L’Arte e non la politica, rinnova i popoli.” Filippo Panseca