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Gianluigi Colin. Dove la vita non ha trovato parole, rimane solo il silenzio

venerdì 27 Maggio 2022 - domenica 29 Maggio 2022

Gianluigi Colin. Dove la vita non ha trovato parole, rimane solo il silenzio

sede: Porta Palio (Verona).
cura: Luigi De Ambrogi.

La mostra il cui titolo è tratto da una citazione di Karl Kraus, comprende un corpus di una decina di grandi tele realizzate appositamente per il progetto espositivo.

I dipinti di Colin sono una sequenza di opere astratte, cariche di sedimentazioni cromatiche, di striature ripetute, di campiture dilatate nello spazio. Ma la particolarita` di questa serie risiede nell’origine di questi lavori, che mette in luce la storia personale e la radice concettuale della recente ricerca dell’artista: Gianluigi Colin, infatti, si appropria di grandi tessuti utilizzati per pulire le rotative di diversi quotidiani.

Si tratta di “roto-pitture”, ovvero tessuti per “rimuovere” simbolicamente le notizie del mondo.

Le opere in mostra svelano le diverse anime di Colin come artista, art director e giornalista. Nascono tra la materia della realta` tipografica, portatrici della memoria di giorni, mesi, anni di notizie, intrise di inchiostri tipografici ed energie collettive. Autentici “stracci di parole”: il grado zero di ogni forma di scrittura.

Gianluigi Colin pone al centro della propria ricerca la mitologia dei quotidiani, riflettendo sul sistema dei media, operando nel dialogo tra immagini e parole e affrontando il tema dello sguardo e della memoria. L’artista, dal punto di vista privilegiato del giornalista, osserva il mondo attraverso il suo farsi storia a partire dal flusso infinito delle immagini della cronaca quotidiana, che arrivano a depositarsi nella memoria individuale solo dopo il filtro dei media.

Il “capitale” iconografico della nostra storia presente è il punto di partenza dell’indagine, che mette da parte una lettura ideologica per porre al centro la ricerca sulle trasformazioni tecnologiche che in questi anni hanno mutato i processi conoscitivi, la cultura della rappresentazione e, soprattutto, l’atteggiamento progettuale.

Racconta Gianluigi Colin: “In queste tele riconosco le infinite storie di una umanita` invisibile. Una memoria sospesa in un tempo che ogni giorno?si rinnova: volti di donne e uomini, cronache di vite dolenti sovrapposte a fragili racconti di felicita`. Ma qui il presente improvvisamente si dissolve: diventa sostanza informe, stratificazione di colori, pura astrazione. Tele prelevate nel cuore del mondo dell’informazione che si manifestano come sudari laici del nostro tempo. Ce lo ricorda Karl Kraus: ‘Dove la vita non ha trovato parole, rimane solo il silenzio'”.

Sottolinea il curatore Luigi De Ambogi: “Qui a Verona nei suggestivi spazi di Porta Palio si sente la pagina, si evoca la pagina. Eccoci al cospetto di opere forti, marcate, incise, non come le notizie sussurrate o le opinioni educatamente esposte. Qui il segno di milioni di parole e di immagini anche di altri artisti sono presi da Colin e sono radicalmente trasformati, stravolti, scorticati.
Si sente il combattimento, il corpo a corpo, mentre ci perviene da lontano il rumore assordante delle macchine che immaginiamo ancora piu` forte e frenetico.”

Tutto questo è il racconto di un naturale passaggio realizzato dentro ad un perimetro che sta al confine tra immagine e parola e che Gianluigi Colin ha recintato e cesellato alla perfezione.

Immagine in evidenza
(part.)

Dettagli

Inizio:
venerdì 27 Maggio 2022
Fine:
domenica 29 Maggio 2022
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Luogo

PORTA PALIO
Stradone Porta Palio
Verona, 37138 Italia
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