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Giovanni Viola. La ferita della carne e la resurrezione

venerdì 2 Aprile 2021 - sabato 15 Maggio 2021

Giovanni Viola. La ferita della carne e la resurrezione

sede: Lo Magno Arte Contemporanea (Modica, Ragusa).
cura: Giuseppe Lo Magno.

Giovanni Viola, in occasione della Pasqua, propone una riflessione sul tema della Resurrezione attraverso la rilettura di due tra le più celebri opere di Caravaggio: L’incredulità di San Tommaso e la Cena di Emmaus. Sarà pure presente un lavoro dedicato alla luce del cielo, tematica cara all’artista e che connette l’intero progetto alla sua ricerca pittorica più nota.

La mostra offre numerosi motivi d’interesse allo spettatore. Tra i principali, si segnala il fatto che a distanza di undici anni dalla sua prima personale (Viola su tela e su carta, aprile 2010), l’autore torna a esporre nella galleria che per prima lo ha lanciato e fatto conoscere, proponendo i risultati della sua più recente evoluzione pittorica. Accostatosi al mondo dell’arte attraverso lo studio dei maestri italiani e stranieri del passato e approdato allo studio del paesaggio per il contatto con l’opera e l’amicizia del maestro Salvatore Paolino, Viola in questo lungo arco di tempo, quasi in sordina, ha percorso anche un originale cammino di studio e di ricerca su tematiche di natura filosofica attraverso la rilettura delle opere di quei grandi Maestri dell’arte che mai hanno smesso di accompagnarlo.

La mostra è accompagnata da due testi critici, uno del teologo Francesco Brancato; l’altro dello storico dell’arte Vito Chiaramonte. Brancato mette in evidenza la “delicata originalità” con cui Viola rilegge Caravaggio. Un atteggiamento di “originale imitazione”, il suo, che “rispetta l’opera d’arte di riferimento reinterpretandola, ridandole vita per l’oggi, per l’uomo contemporaneo, lasciandosi condurre per le strade, i vicoli, gli scorci che ininterrottamente apre ogni autentica opera d’arte che è tale non perché tutto-dice e tutto-risolve, ma in quanto tutto-indica”.

Chiaramonte riflette sul procedimento e sul significato che l’immagine assume per l’artista. “La linea che taglia le scene caravaggesche – scrive – l’ironia che sostiene lo sguardo geometrico di un Antonello, le cancellazioni-rimozioni dalla cena in Emmaus, le luci di perla che attraversano i cieli delle sue marine, sono l’esito di uno stesso procedimento in cui la citazione, imprecisa, variata, mancante, sferra sempre un colpo di coda subliminale (ancora una volta sotto la soglia), e introduce all’incontro con un elemento inatteso, con un’alterità che non può essere descritta e che non prende forma”.

Dettagli

Inizio:
venerdì 2 Aprile 2021
Fine:
sabato 15 Maggio 2021
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Luogo

LO MAGNO ARTE CONTEMPORANEA
Via Dante Alighieri, 93
Modica, Ragusa 97015 Italia
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Phone
0932 763165
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