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Ivano Gonzo. Oltre il segno, viaggio nella luce ai confini del reale
sabato 17 Novembre 2018 - giovedì 29 Novembre 2018

sede: Galleria d’Arte Contemporanea Studio C (Piacenza).
“Nato a San Vito di Leguzzano, in provincia di Vicenza, dove anche attualmente vive e lavora, Ivano Gonzo è un artista di lunga esperienza, con alle spalle un ampio e variegato curriculum critico-espositivo.
Interessante e degna di attenzione anche la sua formazione perchè non accademica, non legata a nessun maestro più o meno noto, ma libera, autonoma e personale, costruita giorno dopo giorno attraverso l’applicazione costante, la ricerca, la visita attenta e metodica a musei, pinacoteche e a rassegne di livello internazionale.
Personaggio discreto e riservato, nel corso della sua lunga esperienza professionale, ha sempre colto i segnali e gli insegnamenti delle Avanguardie Storiche senza mai aderirvi concretamente e senza mai tradire la pittura, sua fedele e inseparabile compagna di vita: pittura, dunque, intesa non soltanto come momento di ispirazione e contemplazione, ma anche come conoscenza e mestiere, esperienza e lavoro.
Dopo un decennio di pittura figurativa, con tematiche legate a visioni naturalistiche, ha iniziato un lungo e interessante percorso di studio e ricerca sul nuovo significato del segno e del colore e, attraverso varie e complesse operazioni di sottrazione e di sintesi della forma, è giunto ad un’espressione fortemente personale, sintetica, rarefatta e sospesa che tende sempre all’infinito.
Attraverso una logica rigorosamente autoriflessiva, il suo linguaggio, dagli anni ottanta ad oggi, si è sviluppato e arricchito progressivamente a partire dall’analisi dello spazio visivo, delle strutture e dei metodi stessi della pratica pittorica.
Ivano Gonzo ha dunque iniziato ad ascoltare la sua interiorità e i suggerimenti preziosi e segreti della sua coscienza che lo consigliavano alla sintesi, alla riduzione dei toni cromatici e alla valorizzazione del “segno”, unica e vera firma, cuore e anima dell’artista.
E infatti, ciò che più colpisce, nelle opere di Gonzo, è proprio l’essenzialità, la straordinaria capacità, cioè, di esprimere un’infinità di cose pur senza descriverle ma facendo leva solo ed esclusivamente sui toni, sulle atmosfere, sulla leggerezza poetica.
Proprio per questo i suoi colori sono sempre ridotti al minimo e non hanno mai toni alti e chiassosi.
I suoi sono colori che non stupiscono e non incantano, ma fanno vibrare l’anima, muovono le emozioni e i sentimenti, evocano ricordi, pezzi di vita, richiamano attimi e momenti che ci sono fortemente appartenuti.
Interessante e coinvolgente poi, nell’espressione di questo artista, l’uso della materia pittorica che, poggiando su di una personalissima e originale preparazione, in certi casi sembra come sfaldarsi, disfarsi e frantumarsi offrendo un senso di assoluta fragilità e/o precarietà: richiamo alla vita e alle problematiche esistenziali dei nostri giorni.
Pittura di frontiera, questa, perché pur non raggiungendo le caratteristiche tipiche dell’arte Informale, tuttavia le sfiora e le condivide, salvando quell’impercettibile e sottile collegamento col reale che la rende unica e fruibile a tutti.
Nelle opere di questo bravissimo artista, si avverte, insomma, il bisogno di bandire tutto ciò che è inutile e dispersivo, omologato e globalizzato per raggiungere di ogni cosa la sostanza e della vita l’essenza.
I suoi paesaggi, assorti e silenti, ci offrono così l’immagine di una realtà trasfigurata che diventa visione interiore, viaggio nell’anima e nella coscienza.
E, pur nella sua austera e ridotta scala cromatica, l’espressione di questo artista ci mostra quanto possa essere alta e preziosa la qualità pittorica, quanto possa essere delicata e poetica la materia, quanta forza evocativa possa sprigionare un semplice segno, un colpo di colore posato con l’anima”.
Luciano Carini
Inaugurazione: Sabato 17 Novembre, alle ore 18