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Juan Esperanza. Il gioco di Afrodite
giovedì 15 Luglio 2021 - lunedì 16 Agosto 2021

sede: A Sud Arte Contemporanea (Realmonte, Agrigento).
cura: Gianna Panicola.
“Cara a tutte le culture, venerata e adorata per i piaceri dell’amore da lei offerti, per i suoi poteri di generazione, Afrodite materna anche nei suoi aspetti più terrificanti.
È lei che Juan Esperanza 1 celebra recuperandone la grandezza antica.
Il mistero della Dea, viene in parte svelato, rivestendosi di forme infinite nel magico gioco cosmico dell’esistenza; in parte tenuto nascosto.
Si dipana tra l’aggrovigliarsi di corpi nei disegni dalle linee serpentine, diviene più complesso e fantasioso, si arricchisce di notazioni stranianti nelle opere pittoriche e nelle sculture in terracotta.
Nelle sue composizioni ad intreccio, ad incastro e scomposte, dove il corpo smembrato acquista una posizione isolata da guardiano, mostra come erotismo e miticismo siano strettamente connessi.
Coatlicue, dea della fertilità e della creazione, molto importante per la cultura messicana e per lo sviluppo artistico di Juan Esperanza, è raffigurata acefala, con un solo braccio scorporato, due serpenti che le cingono la vita terminanti in un elegante nodo e un teschio sul fianco laterale come un gioiello incastonato”.
Gianna Panicola
Informazioni: sudartecontemporanea@libero.it
Note
- Juan Esperanza nasce a Città del Messico nel 1959. Compie gli studi presso l’Accademia Nazionale di pittura, scultura e grafica “La Esmeralda”. Lavora per l’Istituto di Antropologia e Storia del Messico (INAH) come disegnatore e rilevatore, nelle più importanti zone archeologiche del Messico come Chichen Itza, Montealbàn. Segue il trasferimento in Europa nel 1983. Dopo aver vissuto per alcuni anni a Roma, nel 1990 si trasferisce definitivamente a Sutera, dove vive e lavora. Partecipa alla XLIV Biennale di Venezia, la IV Bienal de Cuenca Ecuador, la II Biennale d’Arte Sacra di Siracusa, la II e la III Triennale d’Arte Sacra Contemporanea di Lecce. Ha esposto, inoltre, in numerose personali e collettive in Spagna, Francia, Germania, Belgio, Emirati Arabi, Stati Uniti, Australia, Venezuela, Ecuador, Argentina, Messico. Nel 2017 ha realizzato l’installazione Reperti, nel corso di una residenza d’artista presso il Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo di Agrigento.