sede: De.Ma. Gallery (Bari).
cura: Gina Affinito.
Secondo Sigmund Freud, la fantasia è un prodotto tipico di tutta l’umanità; essa predomina nell’infanzia, permane nell’adulto come compensazione alla frustrazione e ai desideri imposta dalla realtà, prende il sopravvento in due categorie di persone con risultati diversi: nei nevrotici, in cui l’eccesso di fantasia porta alla malattia; negli gli artisti, porta alla creazione.
L’arte rappresenta perciò una sfida alla realtà corrente, richiama una logica di soddisfazione contrapposta a una logica di repressione, “l’arte costituisce un regno intermedio tra la realtà che frustra i desideri e il mondo della fantasia che li appaga, un dominio in cui sono rimaste per così dire vive le aspirazioni all’onnipotenza dell’umanità primitiva…” (S.Freud)
L’artista, pertanto, è originariamente un uomo che si distoglie dalla realtà giacché non può adattarsi a quella rinuncia dell’appagamento delle pulsioni e lascia che i suoi desideri di amore e di gloria si realizzino nella vita di fantasia.
La sua produzione artistica non è un’interrogazione sul mondo, ma ci presenta il mondo.
L’arte, e più in generale, la creatività dell’uomo, si situano nella zona di passaggio tra mondo esterno e il mondo interno e costituiscono uno strumento che interviene su questo spazio per curarlo.
L’arte è la la “cura”.
Una minipersonale e 18 artisti in collettiva per una rosa di 23 opere che ci hanno ‘restituito’ il valore tangibile della propria creazione, il proprio ‘sentire’, attraverso il linguaggio artistico, l’innovazione, la sperimentazione, la ricerca artistica e l’originalità: solo exhibition
Nicola Morea; in collettiva Resy Balenzano, Maria Luisa Bertoni, Vittoria Coppola, Mariella D’alessandro, Titti D’alessandro, Cinzia De Vita, Grazia Golia, Marco Le Donne, Antonio Lunati, Ademara G. Lusignani, Rosita Lusignani, Rosa Montedoro, Raffaele Morizio, Silvia Pastano, Antonietta Righi, Flora Saracino, Lucia Simini, Tommaso Vitale
Inaugurazione
19 ottobre ore 19.00
Informazioni
327 3463882
Immagine in evidenza
Mariella D’Alessandro- Resti del passato (part.)