Altre Ecologie - Quando l'Arte protegge il Pianeta

Metti in evidenza il tuo Evento!

altri risultati...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Search in posts
Search in pages

Trova le Mostre e gli Eventi nella tua Città | Segnala il tuo Evento
 

Caricamento Eventi

« Tutti gli Eventi

  • Questo evento è passato.

Matteo Mauro. Il mio barocco

venerdì 31 Maggio 2019 - domenica 14 Luglio 2019

Matteo Mauro. Il mio barocco

sede: Ex Monastero dei Benedettini, KoArt Unconventional Place, Andrea Guardo Studio (Catania).
cura: Federica Santagati, Daniela Vasta.

Negli spazi dell’ex Monastero dei Benedettini, della Ko Art Gallery e di Andrea Guardo Studio, si riflette – attraverso mostre d’arte visiva e incontri con l’artista – sul Barocco e la lettura contemporanea data da Matteo Mauro.
“Il Mio Barocco” è un progetto che l’artista sviluppa ormai da diversi anni, inseguendo con tenacia una sintesi fra tradizione figurativa e tecnologie digitali.
La ricerca di Matteo Mauro mira alla comprensione del significato del termine micromegalico nel campo della storia dell’arte, in particolare, nell’ornamentazione Barocca e Rococò.

“Alle fondamenta di questa ricerca – spiega Daniela Vasta – c’è un “ritorno”: un ritorno innanzitutto strettamente geografico, nella terra d’origine, dopo gli studi condotti in Inghilterra; ma anche un ritorno all’arte del passato, e in special modo al repertorio di temi e di immagini del Barocco siciliano, un imprinting indelebile nell’immaginario del giovane artista. (…) Le prime applicazioni di questa ricerca – nutrite dal confronto costante con gli originali settecenteschi, meticolosamente rintracciati in importanti collezioni pubbliche e private – producevano prove via via più complesse: ai segni semplici succedevano stratificazioni lineari sempre più intricate; al bianco e nero dei prototipi si addizionavano palette di colori diversi; si sperimentavano supporti opachi o riflettenti, rigidi o flessibili. Attraverso ulteriori approfondimenti tecnici e sperimentazioni, le opere così ottenute avrebbero dato origine a quella singolare rivisitazione del Barocco che tutt’oggi è in corso, ricca di implicazione e prospettive. La padronanza del repertorio sei-settecentesco, unita alla disinvoltura nell’uso dei codici di programmazione digitale, hanno prodotto negli ultimi anni risultati sempre più convincenti e sono alla base delle opere site-specific realizzate nel presente progetto”.

“La mostra di Matteo Mauro allestita presso la sede del Dipartimento di Scienze Umanistiche (DISUM) significa, – continua Federica Santagati – trasformare l’università nel luogo della comunicazione scientifica in stretto contatto con il territorio locale, significa aprire le porte dell’ateneo a nuovi rapporti e legami con l’arte. (…) Il contenitore che ospita la mostra è quella porzione del monastero dei benedettini denominata Museo della Fabbrica (ca. 1. 400 mq. in totale). Nato col progetto Catania –Lecce negli anni Novanta del XX secolo, il Museo della Fabbrica è oggi uno delle strutture museali del Sistema Museale d’Ateneo e si suddivide in due parti, comunemente denominate “cucine” (parte superiore) e “ventre delle cucine” (piano inferiore)”.

L’ornamento è esaminato da Matteo Mauro, geometricamente, matematicamente e storicamente. In questa ricerca, le stampe incise costituiscono le principali fonti di studio e analisi teorica, ma anche pratica che sfocia nella produzione artistica multidimensionale di opere pittoriche, scultoree e installazioni ispirate alle stampe Rococò, ai dipinti Barocchi e alle loro particolari tecniche di fabbricazione e rappresentazione.

Matteo Mauro (Catania, 1992). Si laurea in architettura alla University College of London. Lavora con influenti designers come Ron Arad ed Isaie Bloch, ed insegna in diverse università inglesi. Grazie agli insegnamenti universitari, si avvicina a nuove tecniche digitali di rappresentazione alle quali si appassiona fino a farle diventare il suo strumento d’espressione artistica. È noto per la sua serie di dipinti Micromegalic Inscriptions (Inscrizioni Micromegaliche), vincitori di vari Award, tra i quali: l’International Van Gogh Prize dato da José Van Roy Dalí, figlio di Salvador Dalí. Le opere di Matteo nascono da un connubio tra analogico e digitale che caratterizza l’estetica delle sue creazioni. Le Micromegalic Inscriptions sono incisioni digitali che evolvono la tecnica dell’intaglio tradizionale. Queste creazioni, che si collocano nel campo dell’Arte Generativa, non solo reinterpretano i processi meccanici dell’incisione tradizionale, ma, essendo riproducibili infinitamente, esemplificano l’evoluzione delle pratiche di produzione di massa e l’inevitabile simbiosi tra l’uomo e la macchina. Le opere di Matteo Mauro sono state esposte nelle più grandi istituzioni dell’arte, tra le quali: la Royal Academy of Arts, il MACS, il Marte Museum, il MEAM, il Dubai Ing-Creatives, il 798 Beijing, Qianjiang International Art Museum….

Federica Santagati. Docente di Museologia (L-Art/04) presso l’Università degli Studi di Catania, ha insegnato Museologia anche presso altri atenei universitari italiani (Università Mediterranea di Reggio Calabria, Università degli Studi di Enna “Kore”). Ha pubblicato vari saggi di museologia in riviste nazionali e internazionali, in atti di convegni, in volumi collettanei. Si è occupata della formazione degli artisti, della storia del collezionismo, nonché dell’organizzazione e dell’allestimento dei musei e delle esposizioni fra Ottocento e Novecento. Nel corso delle sue ricerche ha dedicato particolare attenzione anche ai meccanismi di organizzazione e funzionamento di musei pubblici e privati, compresi i modelli di comunicazione più innovativi. È interessata allo scambio di “buone pratiche” in ambito museale, soprattutto legate agli standard qualitativi museali e alla fruizione dei musei da parte delle persone con disabilità fisiche. Per Città della Scienza, museo dell’Università di Catania, si è occupata della progettazione di una sezione legata alla storia del linguaggio, inserita nel contesto scientifico-tecnologico di tale science center. Ha approfondito i temi legati alle collezioni e ai musei universitari, con un focus particolare sulla terza missione dei musei analizzando la chiave di lettura fino ad ora applicata dall’ANVUR alle strutture museali universitarie. Nell’ambito della fruizione e valorizzazione dei musei, più di recente, si è interessata all’elaborazione di pratiche innovative legate al territorio e mirate a coinvolgere le comunità locali, le istituzioni e i differenti pubblici, ai fini della conoscenza del relativo patrimonio artistico e culturale identitario. Ha svolto ricerche interdisciplinari sui musei locali e, in collaborazione con colleghi di Biblioteconomia e Archivistica (secondo le linee suggerite dal coordinamento nazionale MAB – Musei, Archivi, Biblioteche), ha organizzato un corso alla Scuola Superiore dell’Università degli Studi di Catania sulla fruizione dei beni culturali del territorio, coinvolgendo nella frequenza delle lezioni anche componenti delle pubbliche amministrazioni locali che operano in tale ambito. È responsabile scientifico del Museo della Fabbrica del monastero dei benedettini (Sistema Museale dell’Ateneo di Catania); è membro del Comitato dell’University Museums and Collections (International Council of Museums), ed anche dell’European Academic Heritage Network; fa parte di alcuni gruppi di lavoro di tali enti internazionali e della commissione tematica di ICOM Italia Personale dei musei, formazione e aggiornamento.

Daniela Vasta (Catania 1977) ha studiato storia dell’arte all’Università Cattolica di Milano e all’Universitàdi Catania, dove ha conseguito il Dottorato di ricerca. Lavora come curatore storico dell’arte presso la Sovrintendenza di Roma, occupandosi delle collezioni civiche di arte contemporanea. Insegna anche Storia dell’arte contemporanea presso l’Università di Catania, Dipartimento di Scienze Umanistiche. Tra i suoi interessi di ricerca vi sono la pittura italiana del XIX e del XX secolo, la Poesia Visiva, la Street Art, la pittura siciliana dell’Ottocento e Novecento, l’arte sacra contemporanea, l’incisione e la grafica d’età moderna e contemporanea. Relatrice a diversi convegni e seminari, è autrice delle monografie La pittura sacra in Italia nell’Ottocento. Dal Neoclassicismo al Simbolismo (Roma 2012) e Canonicus fecit. Le incisioni di Pietro Annigoni negli anni Trenta (Siracusa 2018) e di numerosi articoli e saggi. All’attività museale e universitaria affianca da anni quella di curatore di mostre d’arte contemporanea.

SEDI

31 maggio – 20 giugno 2019 Il mio Barocco
31 maggio 2019, ore 18:00 opening e performance sonora
Ex Monastero dei Benedettini
piazza Dante
Catania

7 giugno 2019, ore 19:00 Incontro con Matteo Mauro
Andrea Guardo Studio
piazza Ettore Majorana (Umberto) 24
Catania

15 giugno – 14 luglio 2019 Il mio Barocco
15 giugno 2019, ore 19:00 opening e virtual reality installation
Galleria KoArt Unconventional Place
via San Michele, 28
Catania

Dettagli

Inizio:
venerdì 31 Maggio 2019
Fine:
domenica 14 Luglio 2019
Categoria Evento:
Tag Evento:
, , , , , , , , ,

Luogo

VARIE SEDI – CATANIA
Catania, 95100 Italia + Google Maps