altri risultati...
Trova le Mostre e gli Eventi nella tua Città | Segnala il tuo Evento

- Questo evento è passato.
Mattia Battistini. Il fronte del faro
sabato 4 Giugno 2022 - domenica 26 Giugno 2022

sede: Galleria Faro Arte (Marina di Ravenna, Ravenna).
cura: Patrizia Poggi.
L’esposizione coglie l’arco unitario del percorso artistico di Mattia Battistini e nel contempo offre un importante spunto di riflessione.
Mattia Battistini, il pittore-fabbricatore-artigiano, creatore instancabile ed eclettico, capace di uno stile essenziale e mai scontato, che riesce a trasformare le atmosfere della città, dei campi di battaglia, della fabbrica, del post industriale, dell’inquietudine della vita in un incalzante e drammatizzante “realismo lirico”.
In un’intervista dichiara con fanciullesca semplicità il suo modo d’intendere il lavoro, una creatività all’insegna di una leggerezza libera da codici estetici: “Non ho mai inseguito un’idea di pittura in particolare, mi sforzo sempre di cercare e trovare la pittura che in un determinato momento mi sia vicina, quella che mi fa parlare il più spontaneamente possibile. Così facendo, e senza perseguire uno stile, il mio percorso può risultare incoerente… . L’incoerenza è il mio essere, l’incoerenza è anche un modo per non sottostare a regole e leggi di mercato, che sempre, quando sono ferree, uccidono l’artista e la sua espressione. Tutto nasce da un’ira, da un momento perplesso, da una gioia, da tanti momenti diversi della mia vita: mi parrebbe allucinante se il risultato di tali diversità fosse più o meno sempre lo stesso!”.
Le sue costruzioni, elaborate spesso in uno spirito lirico, rivelano un accostamento di forme, di trame e di colori che richiamano non solo il costruttivismo russo, ma il primitivismo infantilista dell’arte italiana del primo Novecento, quando gli artisti dipingevano come bambini. I tratti elementari dell’arte primitiva gli servono a esprimere con immediatezza il suo mondo interiore, la frenesia e l’alienazione metropolitane che lo angosciano.
Ma Mattia Battistini non elegge solo la forma nei suoi dipinti, spesso predilige l’espressione rispetto alla rappresentazione, quando il colore travalica la composizione e diventa espressionista. Le forme si fanno particolarmente rigide e spigolose e i colori accesi, dissonanti. L’esigenza di tradurre in immagini il proprio stato emotivo e mentale influenza profondamente la sua poetica. Dipinge tutto il ritmo, il riverbero e la tensione della vita di una grande città con tratti molto semplici, colori molto vivi, vibranti e contorni molto marcati inseriti in un contesto per nulla naturalistico. I suoi paesaggi non sono più una riproduzione veristica della natura, ma come direbbe Carlo Carrà vogliono essere “un poema pieno di spazio e di sogno”.
Inaugurazione
sabato 4 giugno ore 21,00
Immagine in evidenza
(part.)