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Palazzo Grassi invita: Lo schermo dell’arte – VII edizione

lunedì 28 Settembre 2020 - giovedì 1 Ottobre 2020

Palazzo Grassi invita: Lo schermo dell’arte - VII edizione

sede: Teatrino di Palazzo Grassi (Venezia).

Per il settimo anno consecutivo, Palazzo Grassi rinnova l’invito a Lo schermo dell’arte – progetto unico dedicato alle molteplici interazioni tra cinema e arte contemporanea, diretto da Silvia Lucchesi – giunto nello scorso novembre 2019 al suo dodicesimo anno di attività.
La rassegna fiorentina porta a Venezia un programma di 9 titoli, firmati da importanti video-artisti e filmmaker internazionali, dedicati al mondo dell’arte e selezionati insieme a Palazzo Grassi come ormai da tradizione, sin dalla prima collaborazione nel 2014.

Lunedì 28 settembre, dalle 18:30 il primo film in cartellone è il documentario di Alessandra Galletta, “Ettore Spalletti.” (Italia, 2019, 89′), dedicato all’artista recentemente scomparso. L’opera costituisce una preziosa testimonianza della vita e della pratica di un artista lontano dai clamori dei palcoscenici del sistema, che ha lasciato un contributo fondamentale all’arte contemporanea grazie alla sua indagine sulla luce e il colore, tanto in pittura, quanto in scultura. A seguire alle 20.15, la proiezione di “Putin’s Happy” di Jeremy Deller (Regno Unito, 2019, 40′), un film che racconta le istanze xenofobe, l’isolazionismo e il patriottismo che hanno alimentato la scelta della Gran Bretagna di uscire dall’Unione Europea.

Martedì 29 settembre si parte sempre alle 18:30 con “The Proposal” di Jill Magid (Stati Uniti, 2018, 82′), che ripercorre la complessa vicenda della realizzazione di un progetto della regista che sarebbe dovuto confluire nella mostra dedicata all’architetto messicano Luis Barragàn. Chiude la sessione alle 20.10 il film dedicato all’artista e mistica svedese Hilma Af Klint (1862 – 1944), tra i primi artisti ad aver introdotto l’astrazione in pittura al principio del XX Secolo. “Beyond the Visible. Hilma af Klint” di Halina Dyrschka (Germania, 2019, 93′) restituisce visibilità ad un’artista dimenticata, malgrado il ruolo di primissimo piano avuto nell’evoluzione storico artistica, che per la prima volta viene raccontata attraverso la finzione cinematografica.

Mercoledì 30 settembre la rassegna prosegue al Teatrino con il film che indaga la pratica dell’artista Olafur Eliasson (1967), “Olafur Eliasson: Miracles of Rare Device” di Alan Yentob (Regno Unito, 2019, 61′), a partire dalla preparazione della sua nuova mostra personale, “Real Life”, alla Tate Modern. Dalle 19.45, protagonista dello schermo è il duo artistico Masbedo, composto da Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni, con “Welcome Palermo” (Italia, 2018-2019, 75′). Il film è l’evoluzione formale e narrativa del progetto “Videomobile”, l’articolata installazione multi canale dedicata al rapporto tra Palermo e il cinema e concepita dagli artisti nel 2018 in occasione di Manifesta 12 Palermo.

Giovedì 1 ottobre, conclude la rassegna la visione di tre titoli. Il primo film della giornata parte alle 18:30, si tratta dell’opera video del collettivo inglese, candidato al Turner Prize 2018, Forensic Architecture rappresentato dalla proiezione di “Triple-Chaser” (Regno Unito, 2019, 11′), opera che prende nome da un tipo di granata contenente gas lacrimogeno. Il film si basa sulla ricerca delle granate a partire dall’analisi di un ampio numero di immagini online, condotta tramite una speciale tecnologia digitale.
Si continua con “Walled Unwalled” di Lawrence Abu Hamdan (Germania, Libano, 2018, 21′), video-performance realizzata a Berlino nella ex stazione radiofonica della Germania dell’Est che si interroga su come il suono sia percepito dall’orecchio umano quando chi ascolta si trova oltre una barriera fisica. Per farlo, l’artista, tra i quattro vincitori del Turner Prize 2019, analizza 3 celebri casi giudiziari, tra cui quello molto noto dell’atleta Oscar Pistorius
L’ultimo film in programma è “Barbara Rubin and the Exploding NY Underground” di Chuck Smith (Stati Uniti, 2018, 78′), che riporta in luce la vicenda umana e professionale dell’artista, filmmaker e performer americana Barbara Rubin (1945 – 1980), attraverso un fondo epistolare conservato dall’amico e cineasta Jonas Mekas.

Luogo

TEATRINO DI PALAZZO GRASSI
San Marco 3260
Venezia, 30124 Italia
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