Pengpeng Wang. Sincretica

sede: Civico 23 (Salerno).
cura: Angelo D’Amato.

“L’opera di Pengpeng Wang può essere tradotta in una ricerca attenta alla superficie.
Ho già detto in altri contesti come i dati sensibili del tessuto, di cui è costituita parte dell’opera dell’artista, abbiano, di fatto, evidenziato la possibilità, semplice e programmata, di essere elementi la cui natura traslucida instaura con l’osservatore un rapporto di tipo aptico, nella misura in cui la trama si rende ‘scrittura’ da toccare, vedere, odorare.

L’intimità con la quale Peng dialoga con il materiale ci rimanda alla sua esperienza d’artista legata indissolubilmente al suo luogo natio, la Cina, alla sua capacità plurisensoriale di far diventare le sue opere corpo cognitivo e affettivo: cognitivo in quanto “ordite” da precise quanto maniacali regole compositive, affettivo perché di rimando alla vita personale dell’artista.

Allo stesso modo gli ‘specchi’ modulari, liberamente soggetti ad essere modificati, provocano uno spostamento e uno spaesamento dovuto alla luminosità cangiante delle superfici riflettenti e alla loro possibilità di essere spostate, essendo come tessere di un mosaico, come caratteri mobili di un alfabeto.
Le vibrazioni contenute nell’opera di Penpeng Wang sono risonanze sensoriali che permettono uno slittamento costante di significato.

Si tratta di una ‘ecologia del corpo’, di una interazione tra il corpo e l’ambiente, in un equilibrio precario tra ciò che è vita e ciò che è materia, tra spirito ed energia, in una dimensione globale, sincretica”.
Angelo D’Amato

Inaugurazione
8 ottobre alle ore18,30