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Pierluca Cetera. Dopamina
venerdì 6 Dicembre 2019 - lunedì 30 Dicembre 2019

sede: Fondazione per l’Arte e le Neuroscienze (Maglie, Lecce).
La personale di Pierluca Cetera (Taranto, 1969) Dopamina mette in mostra i sentimenti e le emozioni umane attraverso una selezione di opere che l’artista ha realizzato tra il 2013 e oggi.
Pierluca Cetera ama definirsi pittore, la sua tecnica, infatti, attinge alla tradizione della storia dell’arte dei grandi maestri, primi tra tutti per lui: Caravaggio, Velasquez, Goya e El Greco. Artisti della luce e dei forti contrasti, in cui la tecnica pittorica è strumento per lasciar emergere le profonde dimensioni del vivere umano: la natura, la sessualità, il sacro, la morte, la memoria, la solitudine. Cetera recupera tecniche in disuso come la pittura bituminosa, che ha visto il declino dall’affermarsi dell’impressionismo in poi, e compie una personalissima ricerca attraverso la pratica da copista di opere famose. Attraverso un percorso molto personale rielabora, attualizzandola, sia la tecnica pittorica che la copia stessa dei soggetti: realizza schizzi veloci di personaggi tratti da grandi opere famose che ridisegna poi a memoria. In questo modo ricompone i personaggi da lui scelti attraverso l’arricchimento del suo ricordo personale.
Le sue figure umane sono sempre collocate in ambientazioni sospese, indefinite, talvolta in veri e propri vuoti quasi bidimensionali. Esse si stagliano nette, nella loro definizione tridimensionale, o attraverso la citazione di dettagli ambientali, e, in questo modo, collocano la narrazione in uno stato sospeso, indefinito, dove il racconto riguarda, appunto, le storie delle emozioni e dei sentimenti umani piuttosto che veri e propri fatti della realtà e dell’agire umano. Il suo spazio è uno sfondo che tende a ribaltare i soggetti delle figure dipinte, rendendoli da oggetti osservati ad osservatori. I visi di Cetera sembrano scrutare il fruitore dell’opera, gli sfondi scuri richiamano, reinterpretandolo, il senso d’infinito dei fondi oro delle tavole trecentesche, trasformandoli in vuoti ambientali in cui il tempo è sospeso come nel limbo del tempo della mente.
Evento nell’ambito delle conferenze sul tema “Emozioni I parte – la Ricerca”.
Inaugurazione: venerdì 6 dicembre ore 19:00