sede: MUDAC Museo delle Arti Carrara (Carrara, Massa Carrara).
cura: Laura Barreca.
Il Comune di Carrara e il MUDAC Museo delle Arti Carrara presentano “Plutone / Proserpina”, progetto espositivo personale di Quayola, artista conosciuto in tutto il mondo per le sue installazioni che mettono in relazione medium tecnologico con materiali tradizionali e artificiali, iconografia classica e sperimentazione digitale.
Il percorso espositivo comprende una serie di quattro sculture del ciclo Pluto #F-03-S4 e il fregio Pluto and Proserpina Frieze #I-01, realizzate con l’uso della robotica e ispirate al “non-finito” di Michelangelo, tecnica a cui Quayola ha dedicato gran parte delle sue ricerche.
Il gruppo scultoreo esposto a Carrara è ispirato al Ratto di Proserpina, mito ovidiano delle Metamorfosi e capolavoro del Bernini, conservato alla Galleria Borghese di Roma. Il rapimento della giovane Proserpina per mano di Plutone culmina nella concitazione di un atto violento che si concluderà con la discesa negli inferi. Nella rivisitazione di Quayola, la forma viene interrotta, vanificando di fatto l’atto brutale.
Le opere, realizzate in poliuretano espanso, un materiale diffuso nell’industria manifatturiera, sfidano le convenzioni delle tecniche artistiche tradizionali, ripensando il concetto stesso di creazione e di autorialità: le macchine non sono solamente strumenti di produzione, ma permettono di ripensare l’opera e la creazione artistica attraverso originali canoni estetici.
«L’installazione – scrive Laura Barreca – esplora le tensioni tra forma e materia, reale e artificiale, antico e nuovo, in un allestimento che presenta i diversi stadi della creazione della forma e la sua ultima, e incompiuta, manifestazione, le cui variazioni sono scolpite da un robot industriale. Pur non completando mai la figura, ogni tentativo scopre nuove articolazioni della materia. Il risultato è una forma ibrida: un lento processo di scoperta, non focalizzato sulla figura originale, ma sulle infinite possibilità per raggiungerla attraverso le abilità offerte dalla robotica e dal digitale».
Il braccio robotico si fa strada attraverso la materia utilizzando complesse strategie computazionali. La mano dell’artista è sostituita dalla gestualità algoritmica della macchina che permette un infinito numero di possibilità praticabili.
A conclusione della mostra sarà pubblicato un volume che testimonia la ricerca artistica che Quayola conduce da alcuni anni a Carrara con il contributo scientifico di autorevoli critici e studiosi.
Inaugurazione
sabato 28 ottobre, ore 18.00
Immagine in evidenza
Quayola, Pluto #F- 03- S4, 2020, serie di 4 sculture in poliuretano espanso, 40 x 55 x 80 (h) cm, dettaglio