sede: Spazio Murat (Bari).
cura: Biagio Lieti.
Spazio Murat inaugura la prima mostra della programmazione 2023: “Umberto Kühtz. Ogni luogo è poeta – Paesaggi, ritratti, scritti”.
Umberto Kühtz era una figura eclettica, le sue convinzioni poetiche e la sua arte, ancora oggi comunicano con forza un’appartenenza radicale a un territorio, una forte visione ecologista e un pensiero meridiano cristallino. Il paesaggio occupa una vasta parte della produzione di Umberto Kühtz, passando dalle riflessioni ai disegni fino alla forma più concettuale della rappresentazione di un territorio, quella dei volti umani.
Curata da Biagio Lieti, con testo critico di Maria Chiara Valacchi e allestimento a cura di Rossella Tricarico, la retrospettiva presenta una vasta selezione di opere, pensieri, bozzetti, dipinti e ritratti che indagano il paesaggio nelle sue varie forme: luogo dell’anima, estremamente antropizzato o intrinsecamente selvaggio, portatore di sentimenti, idee e identità. Il rapporto col paesaggio è sempre stato al centro del percorso di ricerca di Kühtz.
La mostra delle opere di Umberto Kühtz sarà articolata in sette diverse sezioni che analizzano il paesaggio da diversi punti di vista con un repertorio di soggetti figurativi riguardanti il paesaggio e la ritrattistica, due temi sovrapponibili nella ricerca artistica dell’artista.
“La poesia – spiega Biagio Lieti – è qui intesa come la capacità di guardare i fenomeni che ci circondano in modo infinitamente possibile, uno strumento di interpretazione dell’inatteso, in quei meccanismi di reciproca e continua costruzione trasformativa che intercorrono tra persone e luoghi.”.
“Umberto Kühtz. Ogni luogo è poeta – paesaggi, ritratti, scritti” prosegue un percorso d’indagine sul paesaggio che Spazio Murat aveva iniziato nel 2017 con Parasite 2.0 – spiega Giusy Ottonelli, responsabile di Spazio Murat e co-fondatrice di Impact Hub Bari, società che lo gestisce – “Vogliamo rendere Spazio Murat sempre più un luogo di apprendimento e crediamo che questa riflessione sul paesaggio (esteriore e interiore) che fa Umberto Kühtz renda omaggio ad un ordinario che diventa straordinario. E la straordinarietà sta nella capacità di osservare il fuori e il dentro di ciascuno e ciascuna. Apprendere ad osservare”.
“Un paesaggio è un’entità composta da innumerevoli e vari elementi che non sono solo quelli naturalistici ed ambientali ma anche quelli umani. L’influenza dell’uomo sul paesaggio è stata sempre importantissima, sia nel bene che nel male (…). I paesaggi che abbiamo vissuto ed amato sono ancora nel nostro cuore, ci arricchiscono e ci aiutano a vivere. Si può senz’altro affermare che il paesaggio è una parte integrante di noi”.
Inaugurazione
giovedì 11 maggio alle ore 18:30
Immagine in evidenza
Umberto Kühtz, Si avvicina la sera (part.)