Altre Ecologie - Quando l'Arte protegge il Pianeta

Prompt Generations #1: “L’Intelligenza Artificiale libera l’immaginazione”

di Ennio Bianco.

Leggi anche: Prompt Generations #1: “L’Intelligenza Artificiale libera l’immaginazione” | Prompt Generations #2: “L’origine e la storia di una rivoluzione: Open AI” | Prompt Generations #3: “E’ Arte o non è Arte, è Arte o non è Arte, …” | Prompt Generations – Exhibition in Virtual Gallery 3d

L’opinione comune è che l’intelligenza artificiale esautori l’uomo da qualsiasi fatica, compresa quella di essere creativo. Fortunatamente la realtà è ben diversa! L’intelligenza artificiale sta stimolando l’immaginazione degli individui e permettendo la creazione di contenuti, immagini, testi, suoni, ecc., in modo pervasivo e sincronico rispetto le dinamiche della cultura contemporanea. Un bel paradosso non c’è che dire!

Non solo la creatività si è “democratizzata“, ma sono completamente cambiati i metodi di comunicazione e di distribuzione dei contenuti su larga scala, e tutto questo è avvenuto grazie soprattutto alle applicazioni che generano immagini dal linguaggio scritto.
Queste applicazioni text-to-image, che si collocano nella più avanzata frontiera delle ricerche sull’Intelligenza Artificiale, sono diventate negli ultimi mesi una vera tendenza mondiale e inevitabilmente stanno interessando la curiosità e la sperimentazione di molti importanti artisti internazionali.

I nomi delle più conosciute e utilizzate fra queste sono: DALL-E 2, Midjourney, Stable Diffusion, ma l’elenco è molto più lungo e di giorno in giorno viene ad dilatarsi.
Il loro funzionamento è apparentemente semplice, c’è un’interfaccia che richiede un prompt, ovvero un suggerimento in forma testuale, che, al netto di alcuni dettagli e parametri tecnici, potrebbe essere la didascalia dell’immagine.
Se il prompt è “A dog” l’immagine che verrà prodotta dall’applicazione sarà quella di un cane. Così se chiedete “A golden retriever” vi comparirà un cane golden retriever.

Tutto facile? Non proprio. Va detto subito che la prompt interface ha due caratteristiche di segno divergente.
Quella positiva è che non richiede all’operatore alcuna conoscenza della scienza dei dati, o capacità di padroneggiare algoritmi geometrico-matematici, e per questo si presenta attualmente come il modo più semplice per comunicare all’Intelligenza Artificiale l’immagine che si desidera ottenere.
Quella problematica è che la costruzione di un prompt in grado di ottenere dall’Intelligenza Artificiale esattamente l’immagine desiderata non è poi così semplice, anzi!
Non credo di rivelarvi un segreto se vi dico che l’intelligenza artificiale non ha la minima idea di cosa si stia cercando, a meno che non le si forniscano, in modo appropriato, i suggerimenti giusti.

Tuttavia, qualora il risultato non sia soddisfacente, c’è sempre la possibilità di ritentare, aggiungendo al testo nuove parole, oppure togliendone alcune, e tutto ciò deve essere inteso come il “normale” processo creativo di avvicinamento all’immagine desiderata.

In concreto si tratta di rispettare una sintassi, talvolta diversa da applicazione ad applicazione, poi di famigliarizzare con un discreto numero di parametri, di rispettare delle gerarchie descrittive, e in conclusione, come ho spiegato, di avvicinarsi al risultato attraverso fasi successive.

In breve, una volta superata la “gioiosa e stupefacente” fase del principiante, si prende atto che c’è un vero e proprio modus operandi da apprendere, talmente complesso che si stanno affacciando sul mercato altre applicazioni complementari che aiutano a costruire dei prompt migliori e sta perfino nascendo una nuova professione: il prompt engineer.
Ennio Bianco

PIANO DI LETTURA
Prompt Generations #1: “L’Intelligenza Artificiale libera l’immaginazione”
Prompt Generations #2: “L’origine e la storia di una rivoluzione: Open AI”
Prompt Generations #3: “E’ Arte o non è Arte, è Arte o non è Arte, …”

LA MOSTRA
Prompt Generations – Mostra virtuale interattiva 3d
A cura di Ennio Bianco, Pier Giorgio De Pinto
Opere di Vladimir Alexeev aka Merzmensch (DE), Alan Bogana (CH), Julian Bonequi (MX), Marco Cadioli (IT), Mattia Casalegno (IT), Pier Giorgio De Pinto (CH/IT), Dogan Erdal (TR), Marc Librescu (USA), Patrick Lichty (USA), Sabrina Rattè (CA)