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Passi di mille cavalieri… Storie del Medioevo

sabato 20 Agosto 2022 - domenica 23 Ottobre 2022

Passi di mille cavalieri... Storie del Medioevo

sede: Chiesa di Santa Croce di Avigliana (Avigliana, Torino).
cura: Luigi Castagna, Giuliana Cusino.

Il Medioevo evoca atmosfere ricche di mistero, di fascino, di magia, che abbiamo viste in molti film o serie televisive.
È una visione che ha dato origine alle saghe nate dalla fantasia di scrittori più o meno illustri (J.R.R.Tolkien con i suoi Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, o G.R.R. Martin con la saga de Il trono di spade) dove un Medioevo, più di immagine che reale, fa da sfondo a mondi e epoche lontane e, probabilmente, mai esistite.

Si tratta, invece, di un periodo storico reale, misterioso solo perché poche sono le testimonianze, soprattutto scritte, che hanno permesso agli studiosi di ricostruirne i pezzi in maniera certa e scientifica.
C’è il Medioevo dei grandi nomi che troviamo nei libri di storia, e c’è quello degli sconosciuti, della gente comune, donne e uomini che hanno contribuito nell’anonimato a costruire il Medioevo quotidiano.

Quello che più affascina è racchiuso in talune leggende, che contribuiscono ad alimentare l’alone di mistero dell’epoca.
Basti pensare a una delle più famose, La leggenda di Re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda, dove protagonisti sono i cavalieri, l’amore, la magia.
Esseri magici e misteriosi si muovono in altre leggende: Melusina, fata o strega a seconda dei punti di vista; la masnada infernale o esercito furioso, processione rumorosa quanto un esercito formato da defunti, uomini e donne, macchiatisi in vita di peccati d’ogni genere, che si spostano a piedi o a cavallo, tormentati da demoni.
Nell’iconografia e nei testi letterari dalla metà del XIII secolo è presente il tema dell’Incontro (o Leggenda) dei tre vivi e dei tre morti, monito sulla vanità delle cose terrene che diventa costante nella morale cristiana e, soprattutto con l’arrivo delle crisi monastiche e delle epidemie del secolo XIV, si fa strumento di persuasione, giocando con maggiore o minore intensità sull’orrore della putrefazione delle carni, trattato con morbosità nelle immagini esposte alla visione delle persone.
Immagini degne di un contemporaneo film dell’orrore.

Il Medioevo, oltre che di maghi, streghe, demoni e spettri, è ricco di simboli frequenti che possiamo ammirare e leggere, perché in un’epoca di analfabetismo imperante l’immagine fungeva da parola, nelle opere pittoriche, nell’architettura, in bassorilievi e sculture.
Simbologia animale, suddivisa nei quattro elementi di acqua, aria, terra e fuoco: il pavone (l’immortalità), l’aquila (l’emblema solare per eccelenza), il maiale (l’impurità), la salamandra (il fuoco), le api (la diligenza e l’eloquenza), la colomba (l’anima, lo Spirito Santo), il gallo (la resurrezione).
E altri ancora, più fantastici, come il drago o il basilisco.
Una foresta di simboli, ammonizioni, messaggi in cui donne e uomini medievali (e non solo loro) si trovano immersi, che sono obbligati a decodificare per scegliere il proprio cammino e non smarrirsi in una selva oscura.
Luisella Ceretta

Espongono: Franca Baralis, Sandra Baruzzi, Tiziana Berrola, Ines Daniela Bertolino, Luciana Bertorelli, Cetty Boniello, Ivo Bonino, Nadia Brunori, Rosetta Chiaberge, Luca Ciavarella, Alfredo Ciocca, Isidoro Cottino, Luisella Cottino, Giovanna Crescini, Giuliana Cusino, Piero Della Betta, Francesco Di Martino, Maria José Etzi, Rocco Forgione, Giuseppe Garau, Sonia Girotto, Lella Grasso, Giancarlo Laurenti, Pippo Leocata, Susanna Locatelli, Francesco Marinaro, Guglielmo Marthyn, Enrico Massimino, Mahtab Moosavi, Valeria Morra, Maria Antonietta Onida, Oscar Pennacino, Vinicio Perugia, Elena Piacentini, Federico Rivetti, Serenella Sossi, Mara Tonso, Nino Ventura, Massimo Voghera.

Inaugurazione
sabato 20 agosto 2022 ore 16:00

Informazioni
artepervoi.it

Immagine in evidenza
di Rocco Forgione