sede: Bar.lina (Roma).
cura: Andrea Acocella.
“Rotten dreams and golden plates” è il manifesto con cui Alessandro Calizza torna in mostra a Roma dopo anni di attività intense, che lo hanno visto coinvolto in residenze ed esposizioni nazionali e internazionali.
Alessandro Calizza si fa portavoce di una narrazione che sfida i confini della percezione umana, mettendo in scena la dissoluzione di un sistema di disvalori.
L’artista, tramite un linguaggio ironico, e allo stesso tempo pienamente consapevole, mette in atto una riflessione critica su un intero sistema culturale: quello occidentale; mostra allo specchio la fine delle sue aspirazioni migliori, o perlomeno quella che sembrerebbe essere tale.
Il suo “David” – esposto per la prima volta nella sua “interezza” – è una sineddoche di questo sistema; un richiamo alle aspirazioni e alle minacce che affliggono la nostra epoca.
Rappresentandone il corpo distrutto, assimilabile ad un preciso sistema di potere e controllo sociale, l’artista solleva questioni cruciali sugli inganni creati da tale sistema.
Tuttavia, coerentemente con la sua poetica infatti, riprendendo Marc Augé, Calizza auspica di non trovarsi solamente di fronte a macerie bensì a rovine capaci di attuare un percorso di costruzione di coscienza e consapevolezza senza soluzione di continuità nel passato, presente e futuro.
Le opere poste nello spazio di bar.lina, si ergono come monumenti ambigui, che sfidano ad interrogarsi sulla contemporaneità, guidando loro in un percorso di scoperta e riflessione.
Inaugurazione
14 ottobre ore 18:00-21:30
Immagine in evidenza
Alessandro Calizza -senza titolo (conversations) – 130×160 cm – acrilico spray, carboncino e arilico su tela (part.)