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Claudia Manenti (1968-2022). La materia è colore
sabato 24 Febbraio 2024 - domenica 31 Marzo 2024

sede: Spazio Aref (Brescia).
La mostra è la prima retrospettiva di Claudia Manenti e la prima antologica che le viene dedicata.
Aref, in collaborazione con la famiglia, cura l’esposizione poiché ha avuto modo di conoscere l’artista e di allestire due mostre negli spazi di Piazza Loggia nel 2014 e nel 2017.
La rassegna, corredata da un catalogo, presenta le fasi principali della produzione di Claudia Manenti, i nuclei caratterizzanti del suo progetto artistico come Gli esordi tra pittura e moda degli anni novanta in cui le opere acquisiscono maggiore matericità e una personalità più definita rispetto ai disegni dei figurini della formazione nell’ambito della moda.
Claudia Manenti ha investito molta parte del suo impegno artistico ad affinare e arricchire la propria tecnica che richiedeva grande energia e impegno fisico.
La sperimentazione tra forma e contenuto nella quale l’artista spazia con l’utilizzo di diversi materiali; in particolare inserisce nelle sue composizioni numerosi elementi materici come fili di ferro o di corda, che legano e bloccano il costante movimento dell’esistenza; foglie e fiori, e frammenti di gusci d’uovo, emblema di fragilità, utilizzati come elementi decorativi e descrittivi di figure femminili che affiorano spesso dal fondo nero.
Successivamente Il collage: un mosaico rivisitato creato attraverso ritagli di carta di riviste patinate, considerati come pigmento per elaborare forme, incollati uno accanto all’altro, quasi fossero le tessere di un mosaico moderno.
La carta, che aveva già una propria vita, un percorso, uno scopo, è recuperata e diventa materiale per immagini inedite.
I tratteggi costruiscono le forme e definiscono la struttura della sua arte, poiché il tratto a penna viene utilizzato per lungo tempo e in diverse fasi.
Attraverso l’accostamento raffinato e paziente di tratti, quasi come le velature dei dipinti a olio, Claudia Manenti riesce a costruire volumetrie, a dare sfumature, a creare piani prospettici.
Infine, a partire dal 2020, Verso l’astrazione propone l’ultima fase, quando Claudia Manenti abbandona la figura e la sua produzione vira in modo deciso verso il non figurativo.
Sceglie ancora una volta il tratteggio a penna, rigoroso e raffinato, che rielabora in una forma completamente nuova.
L’artista rifugge dall’utilizzo della materia e della tecnica solo per stupire, impressionare e folgorare.
La materia è sempre al servizio di un’idea.
La materia è colore.
E il colore è il vero protagonista della composizione.
Claudia Manenti era estremamente attenta a ciò e a chi la circondava, alle sfumature e alle sfaccettature di cui è composta la vita, senza dare giudizi, senza avere certezze, conscia del fatto che nessuno ha risposte sicure, che ognuno deve fare i conti con il proprio vissuto, le proprie delusioni e solitudini.
La mostra è stata preceduta da un importante e rigoroso lavoro di catalogazione di tutte le opere conosciute dell’artista, un lavoro ancora aperto al ritrovamento di quadri appartenenti ai suoi collezionisti.
Inaugurazione
Sabato 24 febbraio alle ore 18.00
Immagine in evidenza
(part.)