Concetto Pozzati. Al settantapercento tutto Pozzati

sede: Spazio Sirio (Padova).
cura: Mattia Munari.

Il percorso espositivo si sviluppa in 3 sale. Si apre con una grande opera su tavola del 1977 prestata gentilmente dall’Archivio Concetto Pozzati.
Un plotone di buste in legno, aperte, disposte sull’attenti, si trova in contemplazione di un cielo fatto di fotografie vintage, oggetti e opere nell’opera.
Tra immagini create e immagini trovate, nel meglio della tradizione pozzatiana.

Nella sala principale – del cemento – dove viene proposta per la prima volta al pubblico una collezione privata di 17 opere accomunate dallo stesso formato: 70 x 100 cm.
Un viaggio nel pensiero dell’artista, incastonato nel medesimo perimetro (“una culla del pensiero” cit. Nicola Galvan) sviluppatosi su carta o cartone tra la fine degli anni 50, periodo informale, fino al 1978, periodo delle porte dell’arte.
Ampio spazio viene dato agli anni 70, vero cuore pulsante della mostra, e in particolare alle opere realizzate con l’applicazione di buste postali.

Nella seconda sala una natura morta su tela del 1972 – magistrale rivisitazione pop di una tipica incisione di Giorgio Morandi – ci accoglie per poi rivelarsi come il fulcro espositivo di 36 piccole opere appartenenti al ciclo “Ristoria prioritaria” del 2004. Qui vediamo davvero “Tutto Pozzati”, raccontato dallo stesso artista con uno sguardo retrospettivo. La sala è anche un omaggio al compianto gallerista spezzino Alberto Rolla, morto nel 2015, grazie al quale queste “opere cartolina” furono ideate e realizzate.
Nella sala conclusiva del percorso, la nuova sala deposito dello Spazio Sirio, ritroviamo un dialogo tra fondamentali opere su tela realizzate ancora una volta nel periodo d’oro di Pozzati.

L’organizzazione dell’evento è di Maco Arte.
Per informazioni: info@macoarte.com; 049 8075616.