Domenico D’Oora. Cromacronie

sede: Galleria Santo Ficara Arte Moderna e Contemporanea (Firenze).

Domenico D’Oora (Londra 1953), uno degli artisti italiani della pittura aniconica contemporanea, presentato da testo critico di Marco Tonelli, espone una scelta di opere recenti inedite, in una seconda mostra personale presso la galleria Santo Ficara Arte Moderna e Contemporanea di Firenze.
In questa mostra intitolata Cromacronie, D’Oora espone i più recenti sviluppi della sua ricerca di pittura/scultura connotata dalla concentrazione minimale di opere pittoriche tridimensionali dalle vibranti superfici monocrome, ove il modulato estendersi del colore/spazio, il susseguirsi di scansioni materico- lineari, il coesistere di luce e ombra, suggeriscono lo scorrere del tempo e al contempo instaurano la sua sospensione; nello spazio relativo della multidimensionale fisicità dell’opera nasce quindi l’intuizione di un tempo mentale, luogo di sintesi tra il fluire del tempo e l’estendersi dello spazio, di realtà e immaginazione.

In mostra una quindicina di opere inedite tra quelle realizzate su tavole multistrato svasate di diverse essenze di legno (tiglio, cedro, abete), MDF e PVC; le tele in lino sagomate; una selezione di Stone Painting opere realizzate su lastre o barre di ardesia; in tutte le tipologie di opere, in una raffinata sintesi sono coesistenti materiali naturali quali lino, legno, ardesia a confronto con quelli artificiali come il PVC e il polimero acrilico facendo dialogare così naturale-artificiale, perfezione-imperfezione, aleatorio-duraturo…

Scrive nel testo di presentazione Colore e Temporalità Marco Tonelli: “Ciò che resta della pittura di D’Oora privata dei suoi colori è la sostanza del tempo, il suo scorrere in modo uniforme. Il tempo non è qui quello materiale e oggettivo impiegato per eseguire un’opera (importa forse a qualcuno l’orologio del pittore?), ma il fluire stesso di cui è fatta l’opera, il tempo di cui scriveva Borges nella Nuova confutazione del Tempo: “… è un fiume che mi trascina, e io sono il fiume; è una tigre che mi sbrana, ma io sono la tigre; è un fuoco che mi divora, ma io sono il fuoco “. Nei dipinti di D’Oora il tempo è all’opera perché il tempo è l’opera e se questo vale senza dubbio per molti artisti, in lui diventa di per sé evidente come fosse la sua verità in pittura. ”

Domenico D’Oora vive sul Lago Maggiore. Dagli anni ’90 è intensa la sua collaborazione con importanti gallerie in Italia, Germania, Svizzera realizzando oltre cinquanta mostre personali. In Italia tra le presenze a collettive: D’Oora Olivieri Vago, Palazzo Pretorio, Cittadella; BAG, Università Bocconi, Milano (2011, 2012, 2017, 2021); Pittura Analitica origini e continuità, Villa Contarini, Piazzola sul Brenta – Rocca di Senigallia, Rocca di Umbertide, 2017; Fontana e la sua lunga ombra, Museo Archeologico, Aosta, 2019, Galleria Comunale di Arte Contemporanea di Monfalcone, 2020; Memorie d’Artista, CRAC Puglia | Centro di Ricerca Arte Contemporanea, Taranto, 2020; Far conoscer l’arte, Galleria Civica Villa Valle, Valdagno, 2020. Dal 1998 conduce il Laboratorio di Arteterapia della U. O. Psichiatria Verbano 1. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni all’estero e in Italia tra cui quella di Giuseppina Panza di Biumo.

Inaugurazione
sabato 12 marzo ore 11.00

Informazioni
055 2340239