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Emilio Fantin. Improvvisazione interiore

martedì 8 Febbraio 2022 - venerdì 11 Marzo 2022

Emilio Fantin. Improvvisazione interiore

sede: Fondazione Baruchello (Roma).
cura: Carla Subrizi, Gabi Scardi.

L’esposizione è in continuità con il progetto Risvegli, a cura di Gabi Scardi e Katherine Desjardins, incentrato sul tema dei flussi di coscienza e immaginazione, e arriva a Roma dopo essere stata presentata nel 2021 a Torino, Chicago, Milano e Bologna con performance, mostre, proiezioni e seminari. Il progetto Risvegli è stato presentato da Centro Itard Lombadia e sostenuto dall’Italian Council VIII edizione, programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

A Roma la mostra Improvvisazione interiore si presenta come una tappa ulteriore di questo lungo progetto che continua una ricerca decennale compiuta da Emilio Fantin sugli stati di coscienza da svegli, durante il sogno e nel sonno. Si tratta di un’indagine complessa ed articolata che ha portato l’artista ad esplorazioni degli stati di coma, coinvolgendo persone che seppur reduci da traumi profondi erano in grado di esprimere forza vitale e nuovi orizzonti.

Come spiega Gabi Scardi “La ricerca dell’artista si sofferma sulle forme del sensibile e dell’esistenza immateriale, indagando le relazioni tra fatti e sogni, tra attività sensoriale e costruzione dell’immagine interiore, tra vita e morte; nella convinzione che flussi, impulsi, intenzioni e movimenti di pensiero, sebbene soggettivi e invisibili, costituiscano l’origine dei fatti concreti e manifesti […].Tra i temi centrali del lavoro ci sono dunque il rapporto con il corpo, il vivere situazioni di anomalia, la possibilità di costruire una seconda esistenza dopo un cambiamento radicale.”

Carla Subrizi ha per questa occasione parlato di “Un percorso al quale Emilio Fantin ci introduce, tra forme del reale differenti, alcune non solitamente indagate che estendono le possibilità percettive e conoscitive di se stessi ma nella relazione transindividuale con gli altri. Frequentatore da anni del sogno e sperimentatore instancabile di forme inedite di relazione di quanto sfugge al controllo cosciente di se stessi, Fantin tenta di assemblare frammenti identitari individuali recuperandoli da zone intime e intangibili sia interiori che immaginarie, per allestire situazioni plurime di soggettività condivise.”

La mostra presso la Fondazione Baruchello è pensata come un dispositivo a più tappe all’interno del quale il dialogo tra immagini, racconto, performance, produrrà giustapposizioni aperte e performative: l’installazione The Light of Darkness, consiste in sette video sul tema della coscienza che narrano le testimonianze di alcune persone che hanno partecipato al progetto, condividendo le proprie esperienze sullo stato di coma, e che fanno capo all’associazione Amici di Luca, della Casa dei Risvegli dell’Ospedale Bellaria di Bologna; una serie di dieci disegni e fotografie riferiti a diversi stati di coscienza; la proiezione del film Sciamani tratto dalla performance realizza al MAMbo nel 2021.

Emilio Fantin pone le condizioni per un confronto dialettico tra saperi diversi, dalla logica matematica, all’agricoltura, al mondo dei sogni. Indaga le relazioni tra piante, terra e altre forme di vita e, partendo da una visione biodinamica, mette in atto processi artistici che ne manifestano il carattere estetico. Le sue incursioni nel campo della logica intendono illuminare il confine tra ragione e intuizione, terreno fertile per immaginari sorprendenti. Crea spazi e situazioni in cui invita a condividere l’area non geografica del sonno e del sogno, un’area in cui si generano intense dinamiche di scambio, intendendo mostrare ciò che chiama “l’aspetto sociale dei sogni”, alla ricerca di quei legami speciali e nascosti che animano la vita di una comunità. Delle sue ricerche, Emilio Fantin cura in particolare l’aspetto pedagogico; pone grande attenzione al dialogo che si esprime come Arte della Conversazione e al concetto di Comunità Invisibile, dove gli aspetti poetici ed evocativi del vivere sociale diventano pratica quotidiana. Dal 2005 è docente alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, dove ha iniziato assieme ad altri docenti una sperimentazione didattica, passando dai singoli corsi al corso integrato fino a culminare nel laboratorio Architettura e Arte negli spazi pubblici. Parallelamente è stato creato L’Osservatorio Public Art, struttura di ricerca per l’arte negli spazi pubblici. È promotore del progetto Dynamica, gruppo di studio nomade, per una ricerca sul rapporto tra i diversi saperi. Ha dato vita, assieme agli altri artisti del progetto Lu Cafausu, alla Fondazione Lac o le Mon, (San Cesario di Lecce, Puglia) per la ricerca artistica. Ha tenuto lezioni all’Art Institute of Chicago (2012) e collaborato con Free Home University, promosso dalla fondazione canadese Musagetes (2013/14). Ha partecipato a manifestazioni nazionali e internazionali tra cui: Sensibile Comune NAM, Galleria Nazionale Arte Moderna, Roma (2016); ASU (Arizona StateUniversity) Art Museum (2013): Documenta 13 a Kassel (2102); Frasq, Festival internazionale della performance, Parigi (2011); Performa, Festival Internazionale della performance, New York, (2007); Biennale di Venezia (1993, 1999, 2008).

Dettagli

Inizio:
martedì 8 Febbraio 2022
Fine:
venerdì 11 Marzo 2022
Categoria Evento:
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Luogo

FONDAZIONE BARUCHELLO
Via del Vascello 35
Roma, 00152 Italia
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