Giuseppe Adamo. Landing

sede: Marignana Arte (Venezia).
cura: Massimo Mattioli.

Un trattamento della tela, quello di Giuseppe Adamo, che pone l’osservatore davanti a un’intrigante sinestesi percettiva in cui tutto si confonde, spingendolo a cercare una personalissima e stimolante sintesi visuale.

Forme astratte, o c’è un aggancio alla realtà? Superfici pittoriche lisce e levigate, o c’è spessore materico?
Sono questi gli interrogativi che Adamo innesca con le sue sensuali partiture, individuando nella dissimulazione, nell’ambiguità e nella mimesi i territori elettivi del suo atto creativo e del suo interfacciarsi con il mondo.
La stessa scelta del titolo proposto per l’excursus allestito nella project room di Marignana Arte, “Landing”, tradisce un’ispirazione che in ancestrali recessi genetici attinge alla natura e al paesaggio, dai quali tuttavia si allontana fin da subito liberandosi dall’urgenza della narrazione e migrando verso un terreno ibrido di conflitto tra figurazione e astrazione.
Anche i dipinti ad acrilico proposti a Venezia indugiano su questo equivoco percettivo eminentemente gestaltico, esibendo fitte trame dal vago imprinting organico ma orgogliosamente aniconiche, volubili tracce in cerca di identità fra colori e luce.
Così come nelle opere su carta, dove le campiture si allargano ma resta la temperie pseudo-organica, che qui pare rievocare microscopici scenari ematici.
Un approccio originale, impossibile da associare a modelli evocativi: che per puro gusto speculativo potremmo associare ad un certo astrattismo lirico, memore delle vibrazioni del Color Field rothkiano.

Inaugurazione: sabato 23 marzo 2019, ore 17:00