altri risultati...
Trova le Mostre e gli Eventi nella tua Città | Segnala il tuo Evento
- Questo evento è passato.
Iulia Ghita. He failed to save the one he loved most
lunedì 12 Aprile 2021 - mercoledì 5 Maggio 2021
sede: Album Arte (Roma).
cura: Marta Silvi.
“Il lavoro di Iulia Ghiță ha un forte carattere installativo, anche quando impiega il disegno e la pittura, così come la fotografia e il video. L’artista è interessata al rapporto / conflitto / tensione che si innesca tra il limite della misura umana e il tentativo di dare una forma finita a cose incomprensibili.”
Misura umana e cose incomprensibili sono il binomio caratterizzante, i due poli di tensione che generano il campo di ricerca su cui da sempre l’artista indaga e che, quest’ultimo anno con maggiore evidenza, è diventato orizzonte e limite di considerazioni quotidiane. Iulia esplora vie di conoscenza difficili da accettare come tali: sogni, rivelazioni, premonizioni, profezie, visioni. L’artista si interroga su forma e collocazione che temi sconfinati come la fiducia e la conoscenza possono assumere.
La mostra si sviluppa intorno a tre corpi di opere: due videoinstallazioni multicanale che riprendono diversi angoli della natura, Landscape2 (2017/2018) e Landscape4 (2018-20), e numerosi disegni su carta a parete che si intersecano a tratti con le stesse proiezioni, Life from herself (understood) (2016/20), Closed circle (2018-20), Untitled (2020), There was a beautiful vase at her home/the truth resides in the object, not in the word (2019).
I lavori, a prescindere dal medium impiegato, esasperano lo sguardo ammirato verso la natura circostante come una via di conoscenza alternativa all’indagine e alla pretesa di empatia. Un modo di vedere e di intendere la vita “così com’è” ritrovato successivamente dall’artista nelle teorie del filosofo svizzero Paul Häberlin, che allo stesso modo raccontava l’esistenza umana.
Oltre al progetto originario, la mostra si è arricchita di una forte componente pittorica e narrativa scaturita intorno al tema della cura, della terapia nel senso etimologico del termine, ispirata all’approfondimento di una figura cui da tempo Iulia Ghiță sta rivolgendo la sua attenzione: l’arcivescovo San Luca, al mondo Valentin Feliksovic Vojno-Jaseneckij, vissuto in territorio russo tra il 1877 e il 1961, noto per le sue importanti conquiste scientifiche nel campo medico chirurgico e per la profonda pìetas che ha accompagnato la sua vita e le sue azioni, che ispira la grande tela “They believed that the mere touch would help them heal from any illness”.
Cosa può l’arte davanti a situazioni critiche, di bisogno fisico? L’artista sembra porsi un quesito esistenziale semplice quanto fondamentale. La risposta non è ovvia né univoca e va anzi stimolata in maniera collettiva.
Evento in collaborazione con Accademia Belle Arti di Roma.
Visita privata su appuntamento