sede: Ca’ Foscari Zattere (Venezia).
cura: Silvia Burini, Giuseppe Barbieri.
Any War Any Enemy presenta, con una peculiare e suggestiva anticipazione, il nuovo lavoro dell’artista concettuale multidisciplinare Lena Herzog. In coincidenza con la 60ª Biennale d’Arte di Venezia, il progetto espositivo è curato da Silvia Burini e da Giuseppe Barbieri e comprende murales, incisioni, monitor e un’installazione.
Nelle sue ambizioni, Any War Any Enemy costituisce un ideale “dittico” con Last Whispers: Immersive Oratorio for Vanishing Voices, Collapsing Universes and, a Falling Tree, presentato con successo due anni fa, nel periodo della 59ª Biennale
Entrambi i progetti riflettono sul tema dell’estinzione, Last Whispers delle lingue, Any War Any Enemy dell’intero pianeta, in seguito a una possibile e catastrofica guerra nucleare. Entrambi agiscono sui due registri che da tempo caratterizzano la ricerca e le opere di Lena Herzog: l’universale e l’individuale. Al primo corrisponde, in questo caso, il sempre più allarmante pericolo di un conflitto planetario e la crescente constatazione che tutti potremmo esservi coinvolti. Al secondo i sentimenti, gli stati d’animo e le reazioni profondi degli individui, caricando alcuni gesti di intensa drammaticità.
L’esposizione si presenta attraverso uno specchio nero, murales ingigantiti e dieci incisioni a mezza tinta, realizzate secondo una tecnica antica di secoli. I soggetti delle incisioni nascono da una meticolosa operazione di fotogrammetria.
Inaugurazione
18 aprile 2024, ore 18:30