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Marco Catellani. Resistenze del corpo
sabato 21 Settembre 2019 - domenica 6 Ottobre 2019
sede: Museo Il Correggio – Palazzo dei Principi (Correggio, Reggio Emilia).
Come sottolinea Luca Nannipieri, Marco Catellani si è imposto nel panorama italiano con uno stile riconoscibile ed estremamente distintivo.
Le opere di Catellani non rappresentano uomini, ma archetipi di uomini e in questo loro essere archetipi, impronte, marchi, diventano iconici.
Le figure umane, post-umane, di Catellani, impassibili sono certamente moderne, ma hanno una lunga tradizione alle spalle.
I primi millenni dell’arte e dell’espressione umana sono infatti caratterizzati da figure prototipe, come quelle che oggi Catellani attualizza con efficacia.
Pur non avendo iniziato immediatamente con questo stile, il suo è stato un veloce maturamento che deve molto alla Pop Art e oggi la sua espressione è inconfondibile, come ben ha individuato anche Vittorio Sgarbi.
Pur non rappresentando la figura umana così come appare ai nostri occhi, colpisce che le opere di Catellani sappiano indagare a fondo la nostra inquietudine, ponendoci di fronte a domande e turbamenti: se queste figure possono essere uguali a se stesse, senza personalità individuali, finiremo anche noi umani un giorno per essere identici e indistinti?
Questa domanda insidiosa e profondamente moderna, nasce guardando queste opere e nell’inquietudine che esse sanno generare risiede l’unicità d’artista di Catellani e la sua forza.
Marco Catellani è nato nel 1951 a Cavriago. Diplomato all’istituto d’Arte “G. Chierici” di Reggio Emilia, dal 2006 si dedica esclusivamente alla ricerca artistica ed è entrato a far parte del nuovo movimento artistico “Pop Up Revolution”. Alla ricerca della sintesi estrema, Catellani schiera nei suoi dipinti un esercito ordinato di figure disposte in modo razionale, complesse composizioni, a metà strada tra astrazione e stilizzazione che creano stranianti effetti optical. I personaggi appaiono fissi, ieratici, al limite tra il fisico e il metafisico. L’artista sorprende per la sua tecnica precisa e rigorosa, quasi maniacale, trasportandoci in un universo parallelo di grande forza e potenza visiva. I richiami e i riferimenti culturali sono chiari, dalle maschere africane alle scomposizioni meccaniche di Léger, fino alle “nature morte” astratte di Roy Lichtenstein. In particolare, però, Catellani ha sviluppato in maniera personale il segno urbano di Keith Haring.
Evento in collaborazione con Art&Co. e Casa Nannipieri Arte
Inaugurazione: sabato 21 settembre, ore 17