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Mario Camilli. Los pies en la tierra y la mirada al cielo
sabato 27 Gennaio 2024 - martedì 13 Febbraio 2024
sede: Spazio SV Centro espositivo San Vidal (Venezia).
cura: Silvia Previti.
Lo Spazio SV – Centro espositivo San Vidal inaugura il 2024 con la mostra personale di Mario Camilli dal titolo “Los pies en la tierra y la mirada al cielo”, a cura di Silvia Previti. Il pianoterra della Scoletta di San Zaccaria ospita per la seconda volta l’artista trevigiano con una nuova esposizione, dove l’autore proporrà attraverso i suoi lavori, riflessioni sulla spiritualità, personale e collettiva.
Mario Camilli, instancabile viaggiatore e sempre alla ricerca di nuovi orizzonti e solide risposte, ha iniziato all’incirca 15 anni fa a sperimentare con il linguaggio visivo come mezzo d’espressione. Parallelamente a questo, ha portato avanti un lavoro personale di ricerca e rafforzamento della fede, tema a lui caro e quindi spesso protagonista dall’interno della sua produzione artistica. Trovata una tecnica a lui più affine, Camilli attraverso la commistione tra stampa digitale, grafica e interventi con pennello e aerografo, realizza i suoi lavori su pannelli di recupero costituiti spesso da materiali di riciclo.
In questa mostra vi è un vero e proprio sunto dei cardini di arte e fede che fanno da bussola per Camilli. Il titolo, che fa riferimento alla frase latina “pedes in terra, ad sidera visus” riportata nelle sue riflessioni anche da Papa Francesco, esplica quello che dovrebbe essere la “topografia” del cammino cristiano. L’uomo è nel mondo così come Mario Camilli il quale, trovando sempre fervida curiosità e apertura mentale nel visitare nuovi luoghi, individua nella conoscenza del prossimo e delle diverse culture la fonte di arricchimento personale e spirituale. In questa modalità di stare al mondo vi è però una costante ed è lo sguardo, che è sempre rivolto al Cielo. Il buon cammino cristiano avviene con la memoria, con la preghiera e nel mondo “dove si annuncia la Parola di Gesù, dove si parla di salvezza, di grazia e dove si fa leva sulla volontà di conoscere il Padre”, diceva nel 2017 il Santo Padre.
Così Camilli incontra la povertà e le contraddizioni dei paesi più arretrati. Fra tutti resta affascinato da Cuba e, da allora, i suoi piedi girovagano per il mondo alla ricerca di risposte ai tanti sofferti “perché” ma con lo sguardo nel mentre sempre rivolto al Cielo. Nei lavori esposti in mostra c’è un chiaro riferimento alle figure principali della fede cristiana, tradotti attraverso il linguaggio riconoscibile dell’autore con la composizione di immagini recuperate in digitale e stampate su supporti lignei. I Santi Pietro e Paolo, la figura mariana della Madonna in quanto madre del Figlio, la crocifissione di Cristo che sembra voler “discendere” dal Cielo a terra per confondersi fra gli uomini e continuare a seminare nel mondo futuri germogli di fede.
Con colori vivaci e simbologie che ricordano le opere legate al rapporto di Camilli con Cuba e con i suoi viaggi nella cultura sudamericana, questi lavori giungono ad una sintetizzazione minimale che arriva quasi al concettuale: un grande tondo bianco abbaglia come l’ostia, il “corpo di Cristo” mentre una coppia di ali sembra che voglia spiccare il volo. È un invito personale all’osservazione attenta e curiosa del mondo per non smettere di farsi sempre nuove domande, spesso scomode, necessarie anche se dolorose, ma con lo sguardo sempre più rivolto al Cielo.
Inaugurazione
sabato 27 gennaio ore 17.00