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Martina Zanin. I made them run away
venerdì 5 Febbraio 2021 - venerdì 5 Marzo 2021
sede: Studio Faganel (Gorizia).
cura: Sara Occhipinti, Marco Faganel.
I Made Them Run Away è un progetto in cui Martina Zanin racconta il complesso e complicato rapporto tra lei, sua madre e la figura maschile.
L’artista mette in relazione le sue fotografie con alcune immagini di archivio familiare e con degli scritti della madre.
I testi, carichi di romanticismo, sono tratti dal libro intitolato ‘Lettere ad un uomo mai avuto’ in cui la madre di Zanin indirizza i suoi pensieri e desideri ad un uomo immaginato.
Le fotografie di famiglia, che per la gran parte sono strappate, sono conservate solamente nella parte in cui è presente o la figura materna o quella dell’artista, rappresentando così nel lavoro la componente di rabbia e di solitudine.
Le fotografie di Zanin sono la ricostruzione e l’espressione della sua memoria, tra i ricordi delle esperienze vissute nel passato e le considerazioni e i sentimenti provati nel presente.
La fotografia per l’autrice è un mezzo per indagare il rapporto tra passato e presente e per soffermarsi sulle dinamiche delle relazioni tra gli individui; nell’intento di comprendere il valore e il peso che le esperienze del passato hanno nel determinare le relazioni presenti.
La figura maschile, in questo racconto è rappresentata a più livelli e significati. è un’assenza sia riguardo all’idea di famiglia perfetta vagheggiata dalla madre, sia rispetto alla costante presenza delle figure femminili, l’una nella vita dell’altra. E‘ anche da intendere come assenza d’identità perché è una figura multipla, non è un’unica persona, in tutto il racconto. Infine, è un’interferenza nella relazione madre-figlia. Da quest’ultimo aspetto deriva il titolo del progetto.
“Era estate e come molti bambini passavo le mie giornate ad un centro estivo. Una sera tornai a casa molto eccitata e dopo aver cenato da mia nonna salii al piano di sopra dove abitavamo io e mia madre con l’intenzione di andare a dormire. Appena entrai vidi mia madre e un uomo seduti sul divano a guardare la televisione. Mia madre mi chiese come fosse andata la giornata ed io non mi trattenni a mostrare ad entrambi ciò che avevo appreso. Cominciai a ballare e cantare di fronte alla televisione per circa 10 minuti, finché l’uomo non interruppe la mia performance dicendo ‘Si è fatto tardi, meglio che vada.’, seguito da uno sguardo fulminante da parte di mia madre.
Una volta salutato l’uomo mia madre tornò in casa e mi disse ‘Possibile che devi farli scappare tutti?'”.-