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Michele Gabriele. The vernal age of miry mirrors
giovedì 7 Aprile 2022 - sabato 7 Maggio 2022

sede: Manifattura Tabacchi (Firenze).
cura: Treti Galaxie.
NAM Not A Museum, il progetto di arte contemporanea di Manifattura Tabacchi dedicato alla ricerca, alla produzione e alla condivisione delle pratiche artistiche all’insegna dell’interdisciplinarietà, presenta il primo dei progetti espositivi in programma da aprile a novembre negli spazi temporaneamente rigenerati di Manifattura Tabacchi.
La mostra “Michele Gabriele. The vernal age of miry mirrors”, curata da Treti Galaxie, art project nomadico fondato da Matteo Mottin e Ramona Ponzini, propone la recente serie di sculture dal titolo “‘I’m sitting here on the ground so I’ll remember it as a nice atmosphere’ or ‘The difficulties of a form to move away from the stereotypes it evokes'” in dialogo con una produzione di video inediti. I filmati sono ispirati alle modalità attraverso le quali il nucleo del messaggio narrativo cinematografico viene espresso mediante ambientazioni e presentano paesaggi geometrici e porzioni di luoghi evocati oniricamente, a metà strada tra memoria filmica e sogno premonitore.
Le sculture sono realizzate in silicone, resina epossidica, oggetti di uso comune e componenti elettronici. La struttura delle opere prende ispirazione dalle posizioni che molte persone, tra cui i giovani artisti, assumono quando, visitando per la prima volta un contesto espositivo, vogliono simulare disinvoltura: come si accovacciano, come si appoggiano, il modo in cui reggono borse e sigarette mentre si voltano come a cercare qualcosa o qualcuno.
Le opere nascono dalla volontà di indagare il modo di osservare dell’essere umano e sono frutto di una ricerca in parte ispirata dalla varietà di reazioni ai cambiamenti che hanno recentemente investito la società a livello globale. In “The Vernal Age of Miry Mirrors” l’artista impiega l’astrazione e la figurazione come strumenti per attivare, e allo stesso tempo confondere, i meccanismi mentali che sorgono nello spettatore che si trova di fronte a un evento inaspettato. Secondo Michele Gabriele, infatti, in queste situazioni il cervello tende a decifrare la novità riportandola a qualcosa di già noto. In particolare di fronte a forme, oggetti o situazioni inedite e sconosciute, la mente adotta due strategie: nella prima identifica un dettaglio, anche minimo, riconducibile a qualcosa di familiare, che accoglie come centro di interesse, e da questo ne ricostruisce un’immagine totalmente soggettiva. Nella seconda, il cervello semplicemente ci impedisce di vedere la novità, bollandola come errore percettivo.