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Il mondo rurale tra ‘800 e ‘900
sabato 30 Dicembre 2017 - lunedì 2 Aprile 2018
sede: Centro polifunzionale e culturale Lou pourtoun (Ostana).
cura: Cinzia Tesio.
La mostra è un’esplicita testimonianza del rapporto che gli artisti italiani hanno avuto e hanno con la gente della terra, col mondo contadino.
Di quel rapporto tra la vita, le lotte, le speranze, le angosce delle masse contadine e delle campagne da una parte, e gli artisti con le loro immagini dall’altra, in rassegna si offre una valutazione complessiva tra Ottocento e Novecento.
Attraverso le opere di Renato Guttuso, Giuseppe Migneco, Pietro Morando, Giuseppe Zigaina, Armando Pizzinato la mostra intende valorizzare il mondo rurale, la campagna e la sua terra offrendo una serie di “documenti plastici” essenziali di una storia che, incominciata molti anni fa, e` ancora in atto e in ripresa.
Tra i circa trenta lavori esposti, anche opere di Leonardo Bistolfi, Giulio Boetto, Giovanni Fattori, Filippo De Pisis e Mario Sironi.
Per la prima volta in Piemonte si propone una riflessione di questa portata: i lavoratori agricoli e i coltivatori italiani, partecipando largamente alla Resistenza anche e soprattutto nelle vallate alpine della provincia di Cuneo, si conquistarono una funzione e un posto nuovo nella storia nazionale a cui le opere esposte offrono un ideale omaggio.
La mostra vuole quindi essere l’adempimento di un compito culturale e politico: esprimere la testimonianza di capacita` e l’auspicio di volonta` del mondo rurale, delle campagne di questa parte del vecchio continente a contribuire perche´ siano sempre piu` salde e durature le fondamenta democratiche di pace e collaborazione tra i popoli.
“Il percorso espositivo prende il via con opere della prima metà dell’Ottocento, periodo nel quale il quadro storico e il ritratto sono temi fondamentali nell’espressione pittorica. Proprio in quella fase infatti, da soggetti elevati ed aulici, come episodi politici o bellici, per lo piu` di ambientazione medievale, l’argomento si allarga a contesti piu` ampi e i maestri passano a occuparsi di temi legati alla storia dell’arte, a episodi tratti da grandi poemi letterari e, infine, dalla vita nella sua quotidianita` e quindi da situazioni in cui il tema storico cede luogo al motivo psicologico. Anche la tecnica subisce variazioni; a inizio secolo si seguono canoni accademici, verso la meta` invece l’aspirazione al pittoricismo, messa in movimento dal primo impulso romantico, si era accentuata portando a una sempre maggiore perdita dei contorni e della lineare distinzione dei piani. In maniera piu` dettagliata possiamo affermare, quindi, che in opposizione al gusto accademico per la bellezza regolare cresce l’interesse per il “caratteristico” rappresentato dal colore, dal contrasto dei toni chiari e dei toni scuri, dalla franchezza della macchia e dai modi d’espressione piu` rapidi ed immediati. La pittura di paesaggio a fine Ottocento e inizio Novecento conflui` nell’esperienza del verismo e dell’arte sociale. L’ispirazione che dominava gli “artisti sociali” era soprattutto una spinta alla denuncia, radicata in un sentimento di pieta` spesso incline a trasformarsi in pietismo, evangelismo, misticismo. Il Novecento e` invece il secolo che, in arte, dal Futurismo passo` ad una istanza classicistica durante la restaurazione fascista, per giungere poi a Corrente, al gruppo dei Sei di Torino, alla rivista “Realismo” del 1952. In questo contesto, il mondo rurale e il lavoro sono stati sempre un tema centrale. Ma qual e` stato il rapporto tra il lavoro e la societa`? Si tratta di un rapporto che, dal primo dopoguerra in poi, ha subito varie fasi, sia di concitata partecipazione che di piu` meritato interesse, sia anche di crisi a vantaggio di un’attenzione maggiormente rivolta ai conflitti e ai problemi urbani, per riaccendersi poi sotto la spinta di nuove urgenze e nuove suggestioni. In altre parole questo rapporto ha vissuto le spinte e le flessioni che hanno caratterizzato lo stesso movimento contadino nel quadro della situazione nazionale”.
Cinzia Tesio
In catalogo sono presenti testi critici di Cinzia Tesio, Dario Lorenzati, Rino Tacchella.
L’evento è organizzato con la collaborazione dell’Associazione Bouligar e dell’Associazione Culturando Insieme.