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Nicola Lo Calzo. Brigantinas
sabato 14 Settembre 2024 - lunedì 18 Novembre 2024

sede: Museo Nivola (Orani, Nuoro).
cura: Elisa Medde, Giangavino Pazzola.
Con oltre trenta opere inedite realizzate da Nicola Lo Calzo sul territorio, il progetto curato da Elisa Medde e Giangavino Pazzola indaga la tematica della subalternità all’intersezione tra genere, classe e posizionamento coloniale delle lotte per la terra in Sardegna, interrogandosi sui modi in cui alcuni eventi e dinamiche abbiano influenzato la formazione delle soggettività e dell’identità sarda contemporanea.
A partire dallo studio di episodi inerenti la resistenza locale ai fenomeni coloniali e di sottomissione territoriale, e delle figure femminili che tali eventi hanno animato, Brigantinas evidenzia la persistenza di tensioni create da relazioni di potere imposte alle comunità interne che conservano uno stretto legame con le questioni territoriali e paesaggistiche dei giorni nostri.
Attraverso immagini inedite e materiali d’archivio provenienti da varie fonti (tra cui l’Archivio di Stato di Nuoro e il Museo del Banditismo di Aggius), la mostra offre un terreno di discussione per la ricerca di nuovi paradigmi visivi per la comprensione della subalternità nel mondo contemporaneo. A questi si aggiunge un video con l’interpretazione – da parte dell’attrice e autrice Vittoria Marras – di Paska Zau, protagonista della rivolta popolare di “Su Connottu” contro le leggi che abolivano l’uso comunitario delle terre (1868).
Diversi autori, tra cui Bachisio Bandinu, sostengono che “la lingua sia la testimonianza di un percorso trasformativo della vita e della cultura di un popolo, dentro l’esperienza sociale della condizione storico-politica, economica e culturale”.
In questa prospettiva si colloca il progetto Brigantinas.
Attraverso una grande installazione a parete, la mostra sviluppa un ragionamento simbolico sui registri della rappresentazione collettiva, dell’immagine come linguaggio per la costruzione del sé, affiancando fotografie di donne “delinquenti” frutto delle schedature antropologiche di metà Novecento a ritratti fotografici di donne contemporanee. L’alternanza tra identità dichiarate di attiviste e altre di giovani vestite in abiti tradizionali assume il senso di un gesto simbolico che sottolinea le tensioni tra potere e resistenza.
Costruendo una contro-narrativa che inquadra il confine tra attività illegale agli occhi del potere e lotta politica, tra devianza e resistenza, le immagini di processioni religiose e civili, di rituali e quotidianità delle comunità si offrono come terreno di discussione per analizzare la coesistenza e lo scontro tra dominanza e subalternità nei processi di costruzione identitaria.
Alla mostra seguirà la pubblicazione di un volume in collaborazione con L’Artiere Edizioni, mentre a completamento del progetto verrà organizzata una giornata di studi sul tema della rappresentazione delle identità e delle sue implicazioni politiche e sociali tra sguardo interno e sguardo esterno.
Immagine in evidenza
Nicola Lo Calzo, dalla serie Brigantinas (2024) © l’artista (part.)