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Pennelletto. L’inafferrabile ambiguità del vero
sabato 16 Settembre 2023 - giovedì 28 Settembre 2023

sede: Galleria d’Arte Contemporanea Studio C (Piacenza).
Nato a Napoli, ma attualmente residente a Prato, Pennelletto (Francesco Ascione) inizia giovanissimo a viaggiare sia in Italia che in Europa registrando impressioni, stringendo amicizie, frequentando artisti e personalità di rilevanza internazionale. Il suo, però, non è affatto un viaggiare turistico dove tutto è predisposto e programmato. Ascione, al contrario, si mescola alla gente, veste come loro, siede alla loro tavola, ne condivide rischi ed esperienze, insomma partecipa alla vita e alle scelte dei personaggi che incontra e lega la sua vita alla loro.
Così lo troviamo a Milano, Roma, Firenze e poi ad Avignone, Berlino e Stuttgart. Il senso del viaggio, pertanto, si veste di simboli e significati, diventa percorso e conoscenza di se stessi, viaggio interiore, nel profondo dell’anima e della coscienza. Nasce dunque da questi presupposti la sua espressione artistica, fortemente legata all’uomo e alle sue problematiche.
Pittore e restauratore di affreschi e pitture murali di rilevanza storica e accademico di San Marco dal 1976, Francesco Ascione vanta inoltre un ampio e articolato curriculum critico-espositivo fatto di mostre personali tenute in tutta Italia e poi Londra, Berlino, Houston ecc. Personaggio schivo e solitario, ma non per questo fuori dalla storia, anzi, ben ancorato ai Movimenti d’Avanguardia Internazionali perché fine intellettuale, profondo conoscitore della vita e dei suoi meccanismi e raffinato interprete dell’animo umano, con coerenza e tenacia continua a portare avanti il suo lavoro costruito su silenziose e a volte dolorose riflessioni, su originali e imprevedibili accostamenti, su un’espressione tutta tesa a manifestare il suo “credo” pittorico senza preoccuparsi di essere piacevole e di soddisfare, in qualche modo, le richieste del mercato e di una società che, ormai, è completamente succube delle mode e della comunicazione.
Pittura di derivazione surreale e metafisica, magica e visionaria, capace di entrare, con grande efficacia e lirica interpretazione all’interno dell’animo umano per indagarne percorsi e traiettorie, per interpretare drammi e accadimenti, per decifrare, se possibile, l’incredibile mistero della vita e dell’esistenza. In questo vortice espressivo sogno e realtà convivono in assurde e imprevedibili combinazioni, i racconti si infittiscono di significati e situazioni, si fanno viaggio nel tempo, scavano nella memoria e nel ricordo, recuperano emozioni e stati d’animo. Espressione intensa e sentita, vissuta sulla propria pelle e verificata giorno per giorno. Perchè l’arte non è soltanto ispirazione del momento, ma è soprattutto vita, condizione esistenziale, aria pura e vitale da respirare in ogni istante. C
osì sulle luminose pareti della galleria sfilano le opere di “Pennelletto” che sono un’impietosa fotografia dei nostri giorni e dei gravi problemi che affliggono l’attuale società: l’alienazione, il consumismo, l’eros, la politica, il relativismo, la solitudine, seguendo sempre il filo diretto dei suoi pensieri, del suo linguaggio, del suo modo di intendere e concepire la comunicazione artistica.
Un mondo complesso, quello di Francesco Ascione, un vero e proprio universo dove la realtà può sconfinare nel sogno, la verità nella finzione, l’intuito nel pensiero razionale, la ragione nella leggerezza del volo poetico. Lo stesso dicasi per i suoi personaggi che, pur presentandosi con la fisicità e la corporeità della materia viva e concreta, portano dentro anche una delicata e misteriosa trasparenza, a rendere la levità dello spirito, la complessità dell’essere umano, la delicata evanescenza dell’anima. Perché il linguaggio di questo artista non è certamente di quelli che si possono improvvisare: esso arriva da lontano e si è sviluppato con continuità e coerenza attraverso mezzo secolo, e forse più, di lavoro e di ricerca. Perchè sin dai suoi esordi, l’artista ha puntigliosamente posto in essere un proprio ben definito codice poetico, tutto gravitante intorno all’uomo e all’esistenza, in grado di farci riflettere, con immagini originali e geniali accostamenti, sulla caducità della vita e sull’inganno che proviene da tutto ciò che troppo splende e troppo appare.
Luciano Carini
Inaugurazione
sabato 16 settembre, alle ore 18
Immagine in evidenza
Le Arti olio su supporto ligneo cm 70×50 (part.)