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Silenzio Suono – Sound Silence. 471 dischi d’artista in mostra
giovedì 27 Giugno 2024 - domenica 1 Settembre 2024
![Silenzio Suono - Sound Silence. 471 dischi d'artista in mostra](https://www.arte.go.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/06/silenzio-suono-sound-silence-471-dischi-dartista-in-mostra_00.webp)
sede: Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino (Torino).
cura: Elena Volpato.
Silenzio Suono – Sound Silence è la mostra, a cura di Elena Volpato, con cui si presenta al pubblico il nuovo capitolo collezionistico del Museo: 471 dischi d’artista, una collezione il cui nucleo principale fu raccolto negli anni da Giorgio Maffei e a cui la GAM ne ha aggiunti di ulteriori, in una logica di accrescimento futuro della raccolta.
L’esposizione permetterà di vedere le copertine dei dischi – molte disegnate dagli stessi artisti – e dal giorno della sua apertura sarà possibile ascoltare sia in mostra sia in Videoteca, rinnovata nel suo servizio di consultazione, tutte le tracce audio e leggere i documenti interni agli album.
La collezione è rappresentativa di molte tra le più importati sperimentazioni artistiche di ambito sonoro e poetico, a partire dalle prime ricerche sonore futuriste con performance di declamazione dinamica ed esecuzioni musicali di Filippo Tommaso Marinetti e Luigi Russolo. Il Dadaismo è rappresentato da opere di Richard Huelsenbeck, Kurt Schwitters, Tristan Tzara, Hugo Ball e Raoul Hausmann con i loro fono-poemi composti di sillabe in puro rapporto asemantico.
Sono presenti le opere di Arthur Petronio che, sotto l’influenza di Wassily Kandinsky, elaborò nel 1919 una teoria della “verbophonie” e le ricerche informali di Karel Appel e Jean Dubuffet, condotte con suoni tratti dagli elementi della natura. Fa parte della raccolta Le Lettrisme, disco con i componimenti di Isidore Isou e Maurice Lemaître del 1958. Quello stesso anno nasceva la rivista “Cinquème Saison” diretta da Herni Chopin, presente con molte altre opere in collezione, e che produsse dischi di Bernard Heidsieck e Ferdinand Kriwet, altrettanto rappresentati. Nella raccolta anche le ricerche sul silenzio di Yves Klein e John Cage. L’intera produzione Fluxus è presente con opere di Joseph Beuys, Philip Corner, Robert Filliou, Dick Higgins, Yoko Ono, Nam June Paik, Ben Vautier, Wolf Vostell e altri.
La Performance Poetry della Beat Generation è inclusa con numerosi dischi curati da John Giorno e con la partecipazione di William Burroughs, Allen Ginsberg e tutti i poeti del progetto rivoluzionario Dial-a-Poem.
Oltre a Beuys, alcune delle principali figure della stagione delle neovanguardie concettuali sono rappresentate: Lawrence Weiner, uno dei principali artisti che seppe coniugare con coerenza l’interesse parallelo per il disco, il libro e il video; Allan Kaprow, con il suo How to Make a Happening e Richard Long con A Round of Desert Flovers.
Degli anni Ottanta è presente molta parte della produzione di Laurie Anderson: dalle performance musicali multimediali alla Spoken Poetry. Della stessa stagione sono presenti dischi con contributi di Christian Boltanski, Bertrand Lavier e Georg Baselitz.
Degli anni Novanta Christian Marclay e Katharina Fritsch sono le due figure principali nella raccolta. Infine, degli anni 2000, sono in collezione opere di Henrik Hakansson, Carsten Nicolai, Rodney Graham e Martin Creed.
La collezione si è arricchita anche delle prime 13 uscite della Xong collection – Artist Records, costola di Xing, dedicata ad artisti che intendono il campo sonico come una delle piattaforme in cui espandere i loro mondi e la loro immaginazione, utilizzando “Lo spazio del disco” per focalizzare e amplificare la propria poetica.
Inaugurazione
27 giugno dalle ore 18:00
Immagine in evidenza
Wolf Vostell – Garten der Lüste – Il Giardino Delle Delizie (Fluxus Opera), 1984, Multhipla Records, 33 RPM 12″, 2 dischi / records. Opera acquisita nell’ambito del progetto vincitore del PAC 2022-23 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.