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Toni Campo. Dejà vu
sabato 19 Novembre 2022 - domenica 8 Gennaio 2023

sede: La Corte del Vespro (Vittoria, Ragusa).
Un crescendo di emozioni in un’atmosfera surreale. Uscire, per qualche momento, dalla quotidianità per entrare in una dimensione parallela, capace di esprimere attraverso il linguaggio dell’arte la profonda consapevolezza del mondo contemporaneo.
Un’analisi sociologica e storica cruda e veritiera, espressa con il linguaggio dell’arte. È questo il leitmotiv della mostra “Dejà vu. Dodici mali del terzo millennio e un’unica strada da percorrere insieme”.
Nell’atmosfera calda di un’antica “carretteria”, riscaldata dai ciocchi di un camino, la mostra, composta da tredici foto di Toni Campo, accoglie i visitatori trasportandoli quasi in una dimensione di nuova consapevolezza sociale.
Le foto di Toni Campo, con l’allestimento curato da Francesco Palazzolo e Florin Mioc, regalano le emozioni forti delle problematiche di un mondo, dove si consumano tante tragedie, che oggi ci attraversano. L’arte diventa quindi presa di coscienza, consapevolezza e forte azione sociale. Ne “La Corte del Vespro” si sviluppa la dimensione sociale dell’arte che non è solo fine a se stessa, ma diventa denuncia, presa di coscienza, maturità, senza mai piegarsi nella dolorosa rassegnazione, ma capace di regalare speranza e persino una prospettiva di rinascita.
“Lo sguardo degli artisti sulle piaghe dell’umanità nelle pieghe nascoste della storia che vive uno dei suoi momenti più difficili”: queste parole accolgono il visitatore che inizia il percorso attraverso la visione delle tredici foto. Segue l’elenco dei “dodici mali” su cui l’obiettivo della macchina fotografica ha puntato lo sguardo: “Le piaghe della natura e della psiche umana. La distruzione del pianeta e dell’habitat naturale dell’uomo; i problemi sociologici connessi all’uso delle nuove tecnologie; la dipendenza dai social media; l’analisi dei mali del presente non deve servire a rassegnarci, ma a dare una scossa alla coscienza di tutti noi. Per salvare l’umanità bisognerà guardare quella luce in fondo alla strada e avere la capacità di tracciare un nuovo cammino”.