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Vasco Bendini. Realismo organico

giovedì 15 Ottobre 2020 - domenica 29 Novembre 2020

Vasco Bendini. Realismo organico

sede: Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (Roma).
cura: Bruno Corà.

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea offre al pubblico l’occasione di riscoprire la multiforme produzione di Vasco Bendini, artista infaticabile nell’alimentare una ricerca poliedrica che vede l’uso di mezzi espressivi differenti, dalla carta di giornale, alla tela, alla lana di vetro, ai cartoni, alla gommapiuma, alle resine, alle candele consumate, al neon e alle plastiche varie.

Bendini e` un anticipatore di tendenze, precursore dell’Informale e, sia pure per un brevissimo periodo, iniziatore dell’Arte Povera. La mostra, a cura di Bruno Cora`, espone una selezione di opere dal periodo Informale degli anni Cinquanta agli anni Duemila, testimoniando quanto intensa sia stata l’attivita` del pittore anche negli ultimi anni della sua lunga vita.

Vasco Bendini (Bologna 1922 – Roma 2015) e` il protagonista di un percorso artistico che lo vede sovente come anticipatore di tecniche e di linguaggi. Il suo e` un itinerario a volte discontinuo, ma questa apparente mancanza di linearita` in realta` mostra un’intima coerenza nel rivelare a se stesso e al fruitore la segreta essenza dell’io e della materia.

Tra il 1941 ed il 1942 Vasco Bendini frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove ha per maestri Giorgio Morandi e Virgilio Guidi. E` dalla loro lezione che l’artista muove i primi passi nella direzione di una pittura che potremmo definire metafisica, ma l’elemento figurativo diventera` sempre piu` astratto gia` dal 1948, con la tagliente incisivita` di un gesto consapevole, che, nella sua essenzialita`, vuole arrivare alla struttura portante e universale dell’io. Nascono i volti, le teste, quelle che Arcangeli chiamava le veroniche e Vasco Bendini definiva Segni segreti.

L’artista legge testi sulle pratiche di meditazione zen, ma anche Caso e necessita` di Jacques Monod e Dall’essere al divenire di Ilya Prigogine, premi Nobel rispettivamente per la Chimica e per la Fisiologia e la Medicina, ricavandone la convinzione che la materia non sia altro che una traccia illusoria di composti mobili, fatti di onde e particelle. Di qui nascono sulla tela, fin dalla meta` degli anni Cinquanta, figure che si svelano o si dissolvono in una luce incerta, corpi sempre piu` smaterializzati e fluttuanti che si possono ammirare in mostra.

Negli anni Sessanta e Settanta, dopo la partecipazione alla XXXII e alla XXXVI Biennale di Venezia con una sala personale, rispettivamente nel 1964 e nel 1972, l’artista cerca, usando i piu` svariati materiali, di indagare la vibrante oscurita` della materia per coglierne lo svelarsi progressivo della luce. Nasce la serie degli Oggetti come storia a meta` degli anni Sessanta, presenti in mostra con il trittico La mano di Vasco (1967), Mille e una notte (1968), Una delle duemila parole (1968), Pere (1972), la performance Io. E io ora, eseguita al Museo civico di Bologna nel 1969. Negli stessi anni, prendono vita allo Studio Bentivoglio di Bologna installazioni di vario tipo, come Cabina solare (1967) o Come e` (1966), non presenti attualmente in mostra, che indicano in Bendini un sensibile anticipatore dei linguaggi dell’arte povera.

Negli anni Ottanta e Novanta Bendini torna alla pittura. Nascono opere di grandi dimensioni come le grandi carte incollate su tela, appese alla parete come arazzi (Segni come sogni oppure Dante e Virgilio del 1989) e si avvia, negli anni Duemila a Parma, una felice stagione di pittura informale, meglio definita dall’artista come Realismo Organico, che vede l’artista ottantenne e novantenne creare sulla tela opere di grande e medio formato. Una vera sintesi della grande esperienza pittorica maturata negli anni e dell’incessante ricerca di un’identita` universale riconosciuta nello stesso disporsi organico della materia.

La mostra sara` corredata da un catalogo, edito da Silvana Editoriale, con testi di Bruno Cora`, Emanuela Garrone e un’intervista della Garrone a Marcella Bendini.

Dettagli

Inizio:
giovedì 15 Ottobre 2020
Fine:
domenica 29 Novembre 2020
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Luogo

GALLERIA NAZIONALE D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Viale delle Belle Arti, 131
Roma, 00196 Italia
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06 322981
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