
Inaugurato l’11 dicembre 1902 con il nome di Palazzo delle Belle Arti della città di Parigi, il Petit Palais fu costruito per ospitare una parte dell’Esposizione Universale del 1900. Situato nella prestigiosa zona dei giardini degli Champs-Elysées, il Petit Palais si inserisce in un insieme monumentale che comprende il Grand Palais e il Ponte Alessandro III. L’architetto Charles Girault (1851-1932) lo concepì a pianta trapezoidale composto da quattro corpi di fabbrica ripartiti intorno ad un giardino interno semicircolare profilato da un peristilio.
Sulla base di un progetto culturale di conservazione, il restauro del Museo, condotto tra il 2001 ed il 2005 dallo Studio di Architettura Chaix e Morel & Associati, ha permesso di ritrovare la chiarezza originale del monumento riconsegnando ad esso ed al giardino tutta la loro limpidezza e la ricchezza della decorazione. Dopo la riapertura avvenuta il 10 dicembre 2005, il Petit Palais è tornato ad essere un magnifico scrigno che racchiude straordinarie collezioni di arte antica del Novecento.
Il fondo patrimoniale del Petit Palais ha origine da comodati e acquisti fatti a partire dal 1870 dal Comune di Parigi o direttamente dagli artisti. Questo fondamentale nucleo di arte francese della fine del XIX e dell’inizio del XX secolo, arricchito con intensità da acquisti da ateliers e acquisizione dei numerosi doni e lasciti, costituisce ancora oggi uno degli assi portanti delle raccolte. Vi sono mirabilmente rappresentati Coubert, Carpeaux, Dalou, Redon, Vuillard e Cézanne e tanti altri artisti.
Parallelamente a questo fondo di arte francese del Novecento, la vasta collezione di arte antica legata al Comune di Parigi dai fratelli Auguste e Eugène Dutuit è venuta ad arricchire considerevolmente le collezioni nel 1902. Essa costituisce il secondo asse, specchio della passione collezionistica che si sviluppò con nuovo dinamismo nel corso del XIX secolo, sulla tradizione delle epoche passate nel mondo occidentale verso tutte le tecniche artistiche e i prodotti dell’arte. A Rouen, Eugène ed Auguste Dutuit, dove la famiglia si era arricchita grazie al commercio del tessile, raccolsero durante mezzo secolo un incredibile numero di ceramiche e bronzi antichi come di oggetti d’arte del Medio Evo e del Rinascimento. I vasi greci rispondono ai preziosismi ceramici di Saint-Porchaire, agli avori medievali, agli smalti di Limoges, ai vetri di Venezia e alle superbe maioliche italiane. I due fratelli sono stati anche appassionati collezionisti di quadri fiamminghi e olandesi oltre che di migliaia di incisioni del XV, XVI, XVII secolo, cui occorre aggiungere manoscritti e libri antichi, preziosi reliquiari e qualche centinaia di bellissimi disegni.
Questo fondo d’arte antica del museo è stato arricchito costantemente grazie ai lasciti del legato Detuit e all’arrivo di nuove donazioni.
Il Petit Palais lavora oggi per far meglio conoscere agli stranieri le sue considerevoli collezioni, cercando di sviluppare un immagine sempre più positiva della Francia.
A tale fine l’équipe dei conservatori organizza dal 2001 una serie di esposizioni itineranti sotto il nome di Ambascerie del Petit Palais dedicate a specifiche tipologie di raccolte.
La collezione delle incisioni di Rembrandt del Museo del Petit Palais di Parigi” costituisce la XX° Ambasceria del Petit Palais; essa fornisce l’occasione per creare una collaborazione dinamica fra i Musei di Belle Arti del Comune di Parigi e la Fondazione Magnani Rocca.
tratto dal Catalogo della mostra “Rembrandt dal Petit Palais di Parigi“
A cura di Sophie Renouard de Bussierre
Periodo: 15 marzo – 28 giugno 2009
Fondazione Magnani Rocca – Mamiano di Traversetolo (Parma)
