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Agostino Arrivabene. Visitazioni
domenica 4 Ottobre 2020 - domenica 22 Novembre 2020

sede: Museo Civico Pier Alessandro Garda (Ivrea, Torino).
cura: Domenico Maria Papa.
Saranno ventuno le opere di Agostino Arrivabene (1967, Rivolta D’Adda), artista lombardo surreale tra i più significativi della scena italiana, esposte allo storico Museo Civico Pier Alessandro Garda di Ivrea che, dopo la sua riapertura del 2014, in un dialogo con gli ambienti e le collezioni, si propone come spazio privilegiato dell’offerta culturale della Città eporediese.
Agostino Arrivabene presenta la sua recente produzione artistica e disegna il suo personale percorso attraverso le collezioni del Museo. “Un artista difficilmente classificabile nelle categorie mainstream e un museo ricco quanto una wunderkammer – sottolinea Domenico Maria Papa, curatore della mostra – si incontrano in Visitazioni, una mostra pensata come il racconto di una visita di un pittore a un Cabinet de curiosités”.
Agostino Arrivabene presenta un nucleo di lavori tra i più significativi della sua ricerca, ma non esaurisce nell’esposizione il significato del progetto. Si muove, infatti, tra le sale del Museo interrogando oggetti e storie, inserendosi tra reperti, arredi e dipinti, collocando alcuni suoi lavori, tra i più interessanti, tra le altre opere raccolte ed esposte. In questo modo, non opera un’integrazione di collezioni già ricche e articolate, ma piuttosto testimonia affinità di forme e di manufatti.
Ne origina un gioco, quasi di mimesi, grazie al quale l’artista opera in modo che non si distingua, a una prima occhiata tra arte contemporanea e arte antica. Il desiderio è che, seppure per il tempo di una mostra, si richiuda la ferita inferta alla storia dalle avanguardie, che si riannodi un dialogo mai veramente interrotto.
Il programma espositivo di Visitazioni, realizzato con l’intento di contribuire a far conoscere ancor di più il Museo e le sue straordinarie collezioni, è arricchito da un calendario di incontri sul rapporto tra Ivrea e l’arte contemporanea, anche a partire come d’obbligo, dalla figura di Adriano Olivetti.