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Alessandro Calabrese. Se tutto bruciasse
mercoledì 10 Aprile 2024 - venerdì 31 Maggio 2024
sede: Clearwater International (Milano).
cura: Francesca Interlenghi.
Il progetto espositivo raccoglie 12 opere fotografiche, che indagano il modo di produzione delle immagini, la loro proliferazione bulimica, il tema dell’inconscio tecnologico e il ruolo del caso nel processo di esecuzione.
La riflessione, condotta da Alessandro Calabrese attraverso la rivisitazione in chiave contemporanea della pittura di genere, iniziata nel 2021 con la serie «Hierarchy of Genres», dà conto della sua pratica peculiare. Calabrese parte, infatti, da un archivio di immagini da lui stesso realizzate, ottenute da fotogrammi di film in cui le persone si abbracciano e da fotografie con composizioni floreali, stampate in formato A4, su carta fotografica lucida, dal lato sbagliato. Questo fa si che l’inchiostro non penetri nella fibra della carta, costringendo la rappresentazione in un limbo latente, temporaneo ed instabile. L’unico modo per dare permanenza e fissare la composizione è di fotografarla nuovamente, riprodurla meccanicamente, con esiti di vibrante cromatismo e forte accento pittorico.
Spiega la curatrice: “Il titolo della mostra sottende una riflessione che non è solo di ordine estetico ma anche, e soprattutto, di carattere etico perché ricolloca le nostre azioni all’interno di un ecosistema che implica nuovi parametri, rivelando la necessità di rinegoziare i termini della nostra presenza nel mondo. Se tutto bruciasse allora, quale tra i molteplici scatti di cui siamo quotidianamente autori vorremmo salvare? Quale vorremmo conservare a testimonianza della nostra identità?”
Da sempre interessato ad esplorare l’articolato sistema delle relazioni umane e rielaborando in chiave artistica i valori distintivi di Clearwater International – tra cui la trasparenza, la fiducia, la collaborazione, il reciproco rispetto, la flessibilità nell’affrontare il cambiamento e il costante impegno nel coltivare le imprese – l’artista ha realizzato per l’occasione un’installazione neon site-specific. La scritta “Fare le cose per bene è l’ultima linea di resistenza” (2024), acquisita dalla società, costituisce il primo tassello di una progettualità a lungo termine, incipit di un sodalizio virtuoso e continuativo che il gruppo intende istituire tra arte e impresa.
Mostra In collaborazione con Viasaterna
Immagine in evidenza
Alessandro Calabrese, Genre Painting #08, 2024, stampa lambda su carta lucida, cm 50×70 © Alessandro Calabrese, courtesy Viasaterna (part.)