sede: Museo Hendrik Christian Andersen (Roma).
cura: Maria Giuseppina Di Monte, Gabriele Simongini.
Il percorso dell’esposizione di Carolina Lombardi si snoda nelle sale dei due piani del Museo attraverso una ventina di opere di luce in plexiglass retroilluminate a led nelle quali il filo luminoso che compone le immagini crea trame e merletti intessuti di luce ed è costituito da un testo scritto da cui filtra selettivamente la luce generando forme reticolari che ricordano strutture naturali, barriere coralline, reti neurali, reticoli sarcoplasmatici nonché la grande ragnatela cosmica.
Il significato dei testi perde di importanza trasformandosi in un “nonsense” mentre la suggestione visiva riporta alle strutture naturali.
Reti e trame guidano lo spettatore verso la teoria della complessità e del caos: da qui il titolo della mostra “Ricamando il caos”.
Oltre alle opere di luce, di cui alcune di grandi dimensioni, sarà presentata al pubblico la video installazione “Physarum Polycephalum” che riprende la crescita e l’espansione di un particolare organismo unicellulare, il Physarum Polycephalum.
Non ha un cervello né un sistema nervoso ma è in grado di eseguire calcoli computazionali, prendere decisioni, conservare memoria delle proprie azioni e uscire da un labirinto per la via più breve.
La melma policefala, attraverso il flusso di spola, ricama anch’essa strutture reticolari che ci restituiscono una visione interconnessa della realtà.
Un esemplare di Melma Policefala sarà eccezionalmente esposto solo il 22 novembre.
Immagine in evidenza
Carolina Lombardi, Testo 9, cm 100 x 100, Plexiglass e retroilluminazione con luci a led, 2022