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Edoardo Servadio. 2021: odissea nel tempo
mercoledì 16 Giugno 2021 - martedì 13 Luglio 2021

sede: Antonacci Lapiccirella Fine Art (Roma).
cura: Michele Ferrari.
La selezione delle 28 opere esposte rappresenta un connubio inaspettato e sorprendente, in cui 14 opere d’arte antica dialogano con altrettante opere contemporanee, dando vita ad un insieme di rimandi iconografici ed interessanti assonanze.
Presentandosi come delle placche bidimensionali in bronzo patinato e dipinto dal forte impatto visivo, i Tombini di Edoardo Servadio 1 sono il risultato di una creativa ma anche ben ponderata pratica artistica che rivisita interamente lo stemmario araldico peculiare ai 22 rioni e 35 quartieri che compongono Roma – stemmi esteticamente rielaborati in caso di una simbologia già esistente o creati ex novo dall’artista seguendo indagini e studi che intrecciano storia, fantasia, leggenda e geografia del territorio, una sorta di antropologia urbana. I Tombini fanno parte di un progetto più ampio, intitolato ‘Decoro Urbano’, che vuole riportare al presente luoghi e memorie della storia dell’Urbe.
Angoli e curve sono gli opposti geometrici di riferimento e spunto concettuale per la mostra, trovando sublimazione nel confronto di due opere molto differenti eppur cosi corrispondenti: il Profilo continuo di Renato Bertelli e l’Alfabeto Lapidario Moderno, il primo – un’opera futurista del 1933 – priva di angoli, il secondo – il nuovo carattere tipografico di Servadio – privo di curve, producendo insieme una dissonanza estetica unitaria nella sua diversità.
Note
- Edoardo Servadio nasce a Genova nel 1986. Cresce a Roma tra il rione di Borgo e il quartiere Prenestino, e gira il mondo insieme alla madre Serafina, assistente di volo e raffinata esteta. Est e ovest, centro e periferia, si imprimono presto così nel suo immaginario, con le rispettive fisionomie e caratteristiche urbane. Dal 1990 al 1992, vive a Tokyo, dove resta colpito dal senso di decoro metropolitano e dall’estetica tradizionale e modernista del Giappone, e sempre più dall’oriente in generale, attraversando più volte città come Bombay, Bangkok e Rangoon. Negli Stati Uniti, già adolescente, frequenta Miami e New York, vivendo appieno la colorata ascesa della cultura anni novanta. Servadio ha recentemente esordito nel mondo dell’arte esponendo i suoi lavori nella collettiva intitolata Memory Game presso Villa Lontana, a cura di Vittoria Bonifati e Jo Melvin, conclusasi lo scorso novembre.