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Fernando Sanchez Castillo – Ingeborg Lüscher – Lapo Binazzi. Look here
giovedì 26 Marzo 2020 - sabato 9 Maggio 2020

sede: Galleria Frediano Farsetti (Milano).
cura: Lorenzo Bruni.
“Look here” è la seconda rassegna del ciclo triennale Connection, un dialogo tra le personali di 3 artisti appartenenti a generazioni e modalità espressive differenti: Fernando Sanchez Castillo, Ingeborg Lüscher e Lapo Binazzi.
Il titolo Look Here rimanda a una percezione delle cose che non sia distaccata e vada oltre a una dimensione retinica. Questo sembra essere il denominatore comune delle ricerche dei tre artisti coinvolti nel progetto e che caratterizzano con opere di anni differenti, scelte appositamente da loro, i tre livelli della Galleria Frediano Farsetti di Milano.
Le installazioni, i quadri, le sculture e le opere fotografiche di Fernando Sánchez Castillo, Ingeborg Lüscher e Lapo Binazzi inducono da una parte a riflettere sul tema della scultura non in quanto occupazione di spazio, ma in termini di rilascio di energia, dall’altra sulla natura della pittura condannata da sempre a presentare un’illusione oggettiva delle cose. Le opere presenti, che hanno a che fare con le strategie del camouflage, sembrano ruotare attorno alla capacità di rappresentare un momento di tensione della materia: l’istante della sua impellente trasformazione. Per loro dare voce a questo istante è il modo per creare un incontro tra opera, contenitore e spettatore oltre che rispondere in maniera consapevole all’ambiguità dei segni con cui il soggetto deve fare i conti dall’era dei mass media dalla metà degli anni ’60 a oggi.
Il curatore Lorenzo Bruni descrivendo alcune opere in mostra osserva che: “Opere come il quadro/paravento del 1978 di Binazzi, esibendo dei temi floreali dipinti che si mischiano a una casa ANAS e a un telefono da campo, fa ripensare alle applicazioni delle teorie gestaltiche della Bauhaus oltre che portare l’attenzione su come vengono interpretati i segni e non solo a come sono creati. Allo stesso modo i quadri astratto/gestuali dal titolo Funky Riot o Stock Market del 2009 di Castillo, che sono la copia perfetta di segni sui muri creati durante le manifestazione degli anni Sessanta o di anni più recenti, o le grandi pitture del 1992 di Lüscher, scansioni verticali in cui il colore scuro risalta rispetto alle porzioni non di pigmento bensì di zolfo che produce luce invece di simularla, puntano a riflettere sugli strumenti stessi della costituzione e manifestazione di un’immagine. Infatti le opere appena citate non si limitano a riflettere sugli strumenti della pittura, piuttosto su come possono essere osservate le tracce delle realtà. Il loro obiettivo è tramutare l’osservatore in fruitore consapevole delle sue possibilità di interazione con il mondo che lo circonda, sia mediatico che naturale, sia scientifico che istintuale.”
- Lapo Binazzi – Sculture lampade
- Sanchez Castillo – Zig zag tree
- Ingeborg Luscher – On the road