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Genius loci. Arte luoghi sinfonie – Opere di Stefano Di Giusto
mercoledì 24 Luglio 2019 - martedì 10 Settembre 2019

sede: Spazio Arti Contemporanee del Broletto (Pavia).
cura: Christian Marinotti.
Genius loci è il titolo di un progetto espositivo che si prevede articolato nel tempo e diffuso in differenti siti storici della città di Pavia. La prima tappa si svolgerà nelle sale del Palazzo Broletto nell’ultima parte del mese di luglio sino alla prima del mese di settembre di questo 2019, con una mostra dello scultore toscano Stefano Di Giusto. Poiché tutte le mostre che comporranno questo itinerario espositivo saranno d’arte contemporanea ed altresì tutte ospitate in luoghi storici della città, col titolo Genius loci si è voluto sottolineare il rapporto fra tradizione e modernità, dove il nuovo si somma all’antico e da questa sovrapposizione, da questo intreccio – osmosi nel tempo di ingegno, memoria ed invenzione – si forgia la cultura. Di questa relazione cardine il patrimonio artistico e monumentale del nostro paese, frutto di secolari stratificazioni, rappresenta l’esempio più emblematico ed in tal senso le sculture contemporanee esposte in questa mostra si pongono in stretto dialogo e confronto con la Storia dell’arte nel segno della continuità del processo creativo dell’uomo nel tempo, che non conosce sosta né prevede interruzioni.
Il legame con la tradizione Stefano Di Giusto lo evoca costantemente, dai richiami alla classicità antica e rinascimentale, con una sequela di statue e busti, copie miniaturizzate di una sua privata gipsoteca ideale, sino alle rimembranze di cultura artistica moderna, novecentista, come nell’uomo ripiegato nel suo Stato d’agitazione di wildtiana memoria. Ma l’elemento personale, originale, l’artista lo esprime con i suoi visi in vaso; sembra uno scioglilingua invece è la sorte che tocca ai volti di Stefano Di Giusto piantati in cocci, quasi la natura si prendesse vendetta del genere umano che l’ha brutalizzata sin da quando è apparso sulla terra. Volti silenti, rassegnati, prigionieri della propria ignavia rispetto all’immensità del creato, di cui l’uomo ignora l’armonia. Oppure volti deformati in un urlo esasperato di protesta, di lamento, di rabbia, di disperazione. Urli esagerati, grotteschi, a sottolineare il paradosso della condizione umana.
Christian Marinotti
Un ricco calendario di appuntamenti tra eventi e performance, nel cortile del Broletto, accompagnerà la mostra per tutto il periodo della sua apertura nel corso dell’estate, fino al 10 di settembre:
1 agosto, ore 21: 7 Wonders
30 agosto, ore 21: Phase duo
10 settembre, ore 21: Accordi Disaccordi – Swing Manouche Trio
Inaugurazione mostra: mercoledì 24 luglio, ore 19