Giulio Cassanelli. Anonime impronte

sede: Ticinese Art Gallery (Milano).

La ricerca dell’artista bolognese Giulio Cassanelli è intenta nell’indagare l’impressione dell’attimo.
Tramite l’utilizzo e lo sviluppo di tecniche sia nell’ambito pittorico che fotografico, l’artista blocca l’istante e lo rappresenta in tutte le sue fasi evolutive, attribuendo così ad ogni sua opera una duplice valenza, basata sull’identità dell’atto e sulla complicità del mezzo e della applicazione.

L’accettazione dell’entropia degli eventi, associata ad un gesto voluto, meditato e ricercato ma non del tutto controllato, determinano questo binomio fra tecnica e sviluppo.
La materia diventa soggetto e parte integrante dell’opera, mentre il gesto evolutivo iniziale delinea uno sviluppo quasi alchemico, dove l’effetto e il risultato finale lasciano l’astante a riflettere sui processi evolutivi indotti dall’uomo.
Gesto, causa ed effetto diventano la matrice per meditare sulle conseguenze di un atto voluto ma non controllabile, dove gli effetti collaterali ci spingono a comprendere, o almeno ad analizzare, quanto il dominio dell’uomo possa generare sviluppi evolutivi sia nell’ambito sociale quanto nel rapporto uomo natura.

Ovviamente, anche in questo caso, gli effetti collaterali generano opere di indiscussa gradevolezza, veri e propri attimi impressi da Giulio Cassanelli sulle superfici diverse e ricercate.

In esposizione una selezione di opere, dove la complicità delle bolle di sapone colorate, dei ferri da maglia e dei chiodi, tramite un processo di fluidità, provoca la reazione degli elementi.
Materia e gravità, coadiuvati da forze apparentemente invisibili, bloccano e rappresentano così l’attimo sulla superficie.