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Lara Nickel. 12 horses – Homage to Jannis Kounellis
sabato 19 Ottobre 2019 - domenica 1 Dicembre 2019

sede: Fondazione 107 (Torino).
Nel 1969 Jannis Kounellis, protagonista dell’Arte Povera, espone dodici cavalli vivi all’interno della galleria romana L’Attico: un’esperienza surreale e onirica, ancora oggi emblematica per il carattere di dirompente rottura e ripensamento dello statuto dell’opera d’arte.
Cinquant’anni dopo, la pittrice americana Lara Nickel omaggia Kounellis attraverso il medium pittorico ed una reinterpretazione dello stesso.
“12 Horses – Homage to Jannis Kounellis” presenta dodici dipinti di cavalli a grandezza naturale, iperrealistici, su uno sfondo bianco che evoca il white cube della galleria.
Sono esposti in maniera similare ai cavalli in carne e ossa di Kounellis: le tele poggiano in piedi, sul pavimento, e accostate perpendicolarmente alla parete popolano la stanza, trasformando lo spazio architettonico in scenario per la pittura.
Non tutti i quadri sono chiaramente visibili dall’ingresso, dunque è necessario che l’osservatore passeggi tra di essi per averne visione completa.
Inoltre l’allestimento strutturato e labirintico mette a nudo il retro di ogni tela: ciò che solitamente è nascosto diviene qui elemento caratterizzante, veicolando un’idea di pittura tridimensionale e lontana dal mero concetto di superficie.
Nel suo Senza titolo del ‘69 Kounellis associò il cavallo alla dimensione del bestiame, spogliandolo dell’aura nobile, simbolica e maestosa per cui si era da sempre contraddistinto nelle raffigurazioni artistiche.
Assurdo e atemporale, il lavoro si configurò come lucida critica al mercato dell’arte e ancora oggi alimenta il dibattito sulla natura dell’oggetto d’arte.
Malgrado l’assenza fisica di dipinti, l’artista fu abilissimo a gettare un ponte con la pittura e la sua tradizione, servendosi appunto di un soggetto in essa così presente e connotato.
Non solo: la presenza di animali vivi costringeva al ripensamento dell’architettura della galleria (trasformata a sorpresa in stalla), imponendosi come esempio pionieristico di installation art.
Il lavoro di Lara Nickel riprende e omaggia diverse idee contenute nell’operaoriginale, sia per quanto concerne la definizione concettuale di pittura che per l’interazione dell’oggetto-tela con il tempo e con lo spazio.
La disposizione anticonvenzionale dei dipinti (staccati dalle pareti eppure ad esse ancorati, proprio come il bestiame imbrigliato di Kounellis) ci conduce a rivisitare l’immagine prestabilita del cavallo nell’arte, codificatasi attraverso secoli di raffigurazioni equestri.
Inoltre, l’installazione di Nickel mina la neutralità dello spazio e fa emergere un’inattesa sensazione di disagio: un brivido, lo stesso che avvertirono cinquant’anni fa i visitatori della galleria di Fabio Sargentini, impauriti di fronte a possibili reazioni violente dei cavalli.
Grazie a tali finezze, 12 Horses innesca un inedito meccanismo di trasformazione dell’ambiente, impetuoso quanto quello originale: Fondazione 107 diviene demanio del dipinto, non dell’osservatore.
Questa disposizione sottolinea come la pittura sia fondamentalmente un concetto: un quadro veicola un’immagine, ma non è limitato ad essa.
Facendo risuonare – nella Torino dell’Arte Povera – l’eco di un’opera capitale e irripetibile, Nickel non ci consegna unicamente un raffinato corpus di raffigurazioni (peraltro ricchissime nel loro valore didattico), ma soprattutto un’inattesa possibilità di dibattito culturale.
12 Horses – Homage to Jannis Kounellis è accompagnata da una pubblicazione trilingue (italiano, inglese, francese) con testi di Alex Bacon, José Jiménez, Lara Nickel, e pubblicata da Skira Editore.