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Phoenix. Il Padiglione de l’Esprit Nouveau tra ricostruzione e restauro

sabato 24 Novembre 2018 - domenica 6 Gennaio 2019

Phoenix. Il Padiglione de l'Esprit Nouveau tra ricostruzione e restauro

sede: Padiglione de l’Esprit Nouveau (Bologna).
cura: Maria Beatrice Bettazzi, Jacopo Gresleri, Paolo Lipparini.

L’esposizione offre allo spettatore la possibilità di ripercorrere la storia della costruzione dell’edificio, una replica – fedele in ogni dettaglio – del prototipo di unità abitativa che l’architetto Le Corbusier aveva proposto a Parigi nel 1925 in occasione dell’Exposition des Arts Decoratifs et Industriels Modernes, poi demolito a conclusione dell’evento.

All’interno del Padiglione sono esposti i progetti, i disegni, le immagini e le testimonianze che documentano il processo di realizzazione di quella che è l’unica opera di Le Corbusier presente in Italia – dall’ideazione e studio alle varie fasi di lavoro -, frutto di un progetto visionario ideato da Giuliano Gresleri, Glauco Gresleri, José Oubrerie e Giorgio Trebbi da realizzarsi nel nuovo centro strategico appena costruito, che alla fine degli anni Sessanta si andava configurando come la “nuova Bologna”, all’interno del piano di ampliamento cittadino e dove coesistevano nuove realtà culturali ed economiche, quali il complesso del Fiera District di Kenzo Tange e la Galleria d’Arte Moderna di Leone Pancaldi.

I disegni, provenienti dal Fondo dell’Archivio Storico dell’Università di Bologna e da quello privato del professor Giuliano Gresleri, mettono in luce il processo di ricerca alla base della ricostruzione e della scelta di tutti i dettagli – infissi, porte, pavimenti e colori -, ai quali Le Corbusier dedicava particolare attenzione, in una visione di spazio cromatico e funzionale in costante rapporto tra interno ed esterno.
In esposizione alcuni materiali della Collezione Cassina dell’Archivio Storico di Cassina a Meda, i plastici eseguiti dagli allievi dell’Atelier di Giuliano Gresleri alla Syracuse University e l’eccezionale allestimento di volumi storici provenienti dalla Collezione Gresleri, dedicati in particolare alle tematiche dell’alloggio a basso costo, delle cromie architettoniche e della didattica dell’architettura.
Sono visibili inoltre filmati originali del 1977 in cui illustri protagonisti del mondo dell’architettura italiana dialogano sulle specificità del Padiglione, primo edificio nella storia dell’architettura ad introdurre un grande elemento vegetale all’interno della costruzione, e sull’importanza della sua ricostruzione.
Il progetto espositivo si propone quindi come un’occasione per riflettere sulle procedure di restauro di un edificio moderno, costruito con l’intento di mostrare se stesso come singola unità abitativa con il proprio contenuto di arredi e opere d’arte e dotato di una sala per l’esposizione del proprio materiale di documentazione con un diorama in cui è rappresentata la prospettiva della “Città di tre milioni di abitanti” e del “Plan Voisin per Parigi” di Le Corbusier, riportato per questa occasione al suo stato originario.

In occasione della mostra viene pubblicato un catalogo con testi di Enzo Bentivoglio, Laura Biagi, Giuliano Gresleri, Jacopo Gresleri, Le Corbusier, Paolo Lipparini, Pier Giorgio Massaretti, José Oubrerie, Arthur Rüegg, Stefano Zagnoni. Con una lettera di Charlotte Perriand e un servizio fotografico di Federico Covre.
La mostra è promossa da Università di Bologna, Archivio Storico – ASUB-SA con il supporto di Servizio Qualità Urbana e Politiche Abitative – Direzione Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente della Regione Emilia-Romagna e di IBC – Istituto per i beni artistici, culturali e naturali dell’Emilia-Romagna. In collaborazione con Istituzione Bologna Musei. MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e con il patrocinio di Fondation Le Corbusier, Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori e Paesaggisti e Conservatori e Ordine degli Architetti di Bologna.
Ufficio stampa: Istituzione Bologna Musei