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Serafina Figliuzzi – Emanuele Giannelli. Corpi. Sospesi & imperfetti
martedì 2 Maggio 2023 - domenica 14 Maggio 2023
sede: Basilica di Santo Stefano (Bologna).
Dio si è incarnato, si è fatto uomo. È così che è diventato Cristo, con un corpo, una forma, il sangue che scorre tra le vene. Da spirito si è fatto carne per fare l’esperienza umana attraverso la Passione e tornare di nuovo spirito nella sua natura divina.
Passione, forma, corpo, questo il nucleo concettuale della mostra “Corpi. Sospesi & Imperfetti” di Serafina Figliuzzi ed Emanuele Giannelli nel Complesso delle Sette Chiese, la Basilica di Santo Stefano a Bologna.
Un luogo di culto pagano che nei secoli ha cambiato volto e che, in origine e nelle intenzioni del suo fondatore, San Petronio, il patrono della città di Bologna, era stato rimodellato per evocare i luoghi della passione di Cristo. Oggi la natura divina della Basilica di Santo Stefano – che diventa il set delle opere fotografiche, “corpi imperfetti” di Serafina Figliuzzi, nonché delle opere scultoree di Emanuele Giannelli, “corpi sospesi” – si è fatta di nuovo corpo, carne, forma.
L’assunto da cui origina il progetto espositivo è la domanda su cosa sia corpo. È un’entità soltanto ancorata alla sua dimensione terrena, o invece, si esprime nell’aspetto spirituale?
Nella ricerca poetica di Serafina Figliuzzi cosa è il corpo di una donna? Quanti fogli-volti-display ha? Il corpo, secondo la natura biologica, cambia nel tempo, e pertanto non può essere definito una volta per tutte. Quanti corpi abbiamo, dunque, e come esprimerli?
Nel lavoro di Figliuzzi “il corpo agisce fotograficamente in uno spazio vuoto, stretto, solitario e, attraverso un atto performativo di clausura e ritorno alle origini, si fa luogo e spazio insieme, trova modalità in una prossemica della distanza/vicinanza agli altri esseri senzienti e in un contesto di presenza/assenza sociale e personale, come veicolo di ricerca e autoanalisi per andare contemporaneamente verso l’altro da sé”.
Quanto al corpo maschile nella poetica di Giannelli, come si libra nello spazio? Qual è il suo peso specifico nell’istanza di gravità che i suoi “sospesi” esprimono?
Corpi sospesi che gravitano, galleggiano nello spazio. Muscolature che cercano di rispondere alla precarietà della vita contemporanea. Il gruppo scultoreo “i sospesi” sono 4 figure a grandezza naturale che dal senso di caducità dell’esistenza si spingono fino alla dimensione spirituale: un concetto esistenziale questo, che accompagna da tempo immemore il sentiero della vita.
La mostra “Corpi, Sospesi & Imperfetti” così tesse a doppio filo un discorso sul corpo nella sua differenziazione di genere, nell’evocazione della libertà femminile rispetto al maschile. Un tema questo che ripercorre una lunga tradizione nell’ambito non solo artistico e che si riallaccia a questioni fondamentali nel nostro tempo.
Inaugurazione
2 maggio alle 19:00
Immagine in evidenza
di Emanuele Giannelli