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Stefano Soddu. Nuove sperimentazioni 2021-2022

venerdì 6 Maggio 2022 - martedì 24 Maggio 2022

Stefano Soddu. Nuove sperimentazioni 2021-2022

sede: Spazio Studio Quintocortile (Milano).
cura: Alberto Barranco di Valdivieso.

Sedici opere polimateriche mettono in evidenza come il flusso creativo della sperimentazione artistica di Stefano Soddu si sia sempre sviluppato nel solco della memoria e della cultura, in continuo divenire pur all’interno di idee portanti sempre riproposte, a partire dalla ricerca costante del rapporto dialettico fra oggetto e spazio.

La narrazione poetica dell’artista sardo, nato a Cagliari nel 1946, si srotola in un linguaggio e stile personalissimi, densi di ricordi e significati simbolici. Le sue sculture non seguono un piano costruttivo preordinato ma, partendo da un’idea, l’artista si lascia guidare dalla materia e dall’immaginazione in un percorso dove elemento di innesco fondamentale della struttura fantastica, come sottolinea Alberto Barranco di Valdivieso nel suo testo in catalogo, è il gioco: “Un gioco complesso quello di Soddu, costruito sicuramente sulla curiosità dello stesso artista verso il risultato inaspettato, ovvero di lavorare senza un progetto predefinito, vivendo l’istantaneità del momento, trovando nel ready made e nell’assemblage, ma anche nella libertà di usare qualsiasi mezzo tecnico non preordinato, le misure e le risorse della composizione Il riutilizzo di rottami di ferro o di legno, di detriti come pezzi di cemento, di scarti industriali come le limature metalliche o le pietre per vibrofinitura, insieme a materiali classici della scultura come la terracotta, così come la stessa pittura, costruiscono un’azione di riassemblaggio semantico dei materiali che esalta una nuova direzione poetica dell’opera”.

Il racconto nelle sculture di Stefano Soddu è sempre ancorato a quei sapori e a quegli odori che provengono dall’impronta della cultura arcaica della sua Sardegna, profondamente radicata in lui.

La mostra presenta tre diversi gruppi di sculture e pittosculture: Cristalli, Paesaggi, Rovine.

I Cristalli. Pittosculture su lamine di compensato dipinto sulle quali Soddu ha applicato cristalli di rocca, carboni, legni, polveri, impasti materici. Lavori dalla dimensione mitica e dalla forte connotazione simbolica che possono essere letti come poesie o racconti, “canti” arcaici che rimandano alle proporzioni del mistero. Dalle concrezioni oscure appare un quarzo splendente, una rivelazione emersa tra i materiali bruciati e disciolti, la germinazione di una speranza di purezza dal buio del tempo. Il richiamo a certe “atmosfere” nucleariste e azimutiane è evidente ma quello che, alla fine, emerge nei “Cristalli” di Soddu non è il carattere concettuale, ma il senso poetico e sentimentale del racconto.

I Paesaggi. Opere realizzate su scaffalature industriali di ferro, dal carattere minimale. La pittura è presente come un substrato sottile, sulla quale intervengono brevi passaggi informali. Applicazioni metalliche o di carta appaiono come segnali sfuggenti, perturbazioni puntuali completamente slegate dall’impianto del fondo, eppure chiaramente amalgamate in un concerto generale, elementi che mantengono una “posizione di mezzo” che suggerisce uno stato di equilibrio instabile. Non è riconoscibile alcuna forma che suggerisca un appiglio al reale. I “Paesaggi” di Soddu sono paesaggi della mente, il primo passo per ricostruire un percorso interiore, basato sulla sensazione e dunque sull’innesco dell’idea, dell’immaginazione.

Le Rovine. Sculture a tutto tondo in terracotta dipinta e ferro; elementi contorti, posizionati come piccole quinte di spazi deflagrati, dilaniati, dalle superfici screziate, nelle quali riconosciamo
un’azione plastica parziale. Il richiamo formale all’opera di Nanni Valentini è, in parte, leggibile ma se nell’opera del grande ceramista sussisteva il “purismo” cromatico della natura, in Soddu la scelta di colorare con acidi riflessi industriali, gialli e verdi, la naturale patina della terracotta, riferisce sempre al suo usare la pittura (di matrice nucleare e informale) come amalgamante della forma tridimensionale, desiderio di rendere anche la terracotta un materiale di supporto di una narrazione che egli ha imposto al materiale e, nello stesso tempo, rivela quell’accezione drammatica che è sempre presente nell’azione romantica del lavoro di Soddu.

Inaugurazione
venerdì 6 maggio ore 18

Dettagli

Inizio:
venerdì 6 Maggio 2022
Fine:
martedì 24 Maggio 2022
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Luogo

QUINTOCORTILE
Viale Bligny, 42
Milano, 20136 Italia
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Phone
338 8007617