Theaster Gates. Min-Mon

sede: Luma Arles (Arles, Francia).
cura: Vassilis Oikonomopoulos, Chloé Bonnie More.

Noto per il suo approccio tentacolare alla teoria dello spazio, alla scultura, alla pittura, al cinema e al suono, Gates trasforma l’apparentemente ordinario con uno spirito di indagine e con un’immaginazione che sfida i confini e le convenzioni. Il suo lavoro riorienta e amplifica oggetti di significato storico, affrontando una vasta gamma di questioni, come la produzione di soggettività, religione, identità, forma e materialità.

Min I Mon segna l’inizio di un impegno più lungo tra Gates e LUMA, durante il quale molteplici forme essenziali per le sue esplorazioni si manifesteranno negli spazi di LUMA Arles per diversi anni. ? ( Min ), che in giapponese significa “persone”, e ? ( Mon ), “porta”, definiscono la convivialità e l’ibridazione culturale spesso al centro dei progetti più significativi di Gates.

Al centro della Grande Halle, Temple è costruito con i materiali delle passate mostre di Gates, trasportando i visitatori in un luogo ispirato a ciò che Gates chiama “Afro-Mingei”. “Afro-Mingei” è l’incarnazione del costante interrogarsi di Gates sul proprio rapporto con le eredità culturali non americane. Secondo Gates, il movimento Mingei esalta l’importanza dell’eccellenza artigianale fatta da e per tutti. Incorniciato come propaganda contro l’assimilazione occidentale, Gates vede l’eredità del Mingei insieme al movimento Black is Beautiful, che ha sfidato gli standard di bellezza eurocentrici celebrando corpi, capelli, coscienza e musica neri.

Temple , un sake bar e una cabina per DJ, ospita l’archivio personale di Gates, che contiene oltre 2.500 dischi in vinile soul, funk e R&B. Riunendo due elementi chiave dei suoi interessi artistici, la struttura costituisce uno spazio intimo e pubblico che mescola convenzioni culturali preesistenti. MON – un nuovo marchio di sake prodotto da Gates in collaborazione con la società Hakurou – è prodotto a Tokoname, in Giappone, dove Gates ha studiato ceramica. Servito al LUMA per la prima volta al pubblico, il sake MON esemplifica la sua continua esplorazione di rituali e cerimonie uniche per la cultura e la filosofia orientale.

Le pareti sono rivestite da serigrafie con interventi grafici, come Summer Tones for a Fall Situation e Kitsch Italian Design on the Backs of Blacks , che sottolineano la bellezza e l’importanza dell’immagine nera. Queste opere sono selezionate da migliaia di stampe fotografiche provenienti dagli archivi fotografici della Johnson Publishing Company, casa editrice delle riviste Ebony e Jet , e intendono mantenere in vita una delle collezioni più importanti della cultura nera del XX secolo. Cercando di connettere realtà a volte distanti, Gates si libera dai limiti dei media tecnici lavorando alla ridefinizione di un concetto spaziale dell’arte.

La pratica scultorea di Gates e il modo in cui dà forma a verità complesse su lavoro, valore, origine e materiale sono evidenti in Sweet Chariot , Madonna in Pink e The Grind . Min I Mon conduce a quello che Theaster Gates descrive come un percorso in cui le porte vengono lasciate intenzionalmente aperte, dove i visitatori possono entrare, rimanere o uscire. Il suo intervento diventa un passaggio in uno spazio dove il vento sembra cantare e gli oggetti vivono.

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Immagini e video © Ennio Bianco